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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito r...

Le interviste di Lego et Cogito: Prima tappa del blogtour 'La luce calda del tramonto'


Cari lettori, 
Benvenuti al consueto appuntamento de 'Le interviste di Lego et Cogito'. Questa settimana la rubrica ospita La prima tappa del blogtour de 'La luce calda del tramonto' di Vanna Costanzo, che uscirà il 10 Novembre su Amazon. In questo primo appuntamento, l'autrice si presenta al pubblico parlandoci un po' di sé e del libro in generale. Spero che l'intervista desti il vostro interesse e non perdetevi le prossime tappe del blogtour. Buona lettura.


Ciao Giovanna, presentati alla nostra community e parlaci un po' di te. 

Ciao, cara! Prima di tutto voglio ringraziarti per avermi dato questa bellissima opportunità, ne sono davvero onorata.
Dunque, il mio nome di battesimo è Giovanna, ma tutti – compresi i miei genitori – non riescono a chiamarmi così, e io sono grata a loro per questo: si può dire che sia “Vanna” il mio vero nome, ecco perché ho scelto di usarlo anche in copertina. 
Ho ventitré anni e mezzo e sono diplomata in arte e restauro delle opere pittoriche. Sono una make-up artist e onicotecnica, ma la mia occupazione principale è quella di scrivere storie e perdere la testa per gli uomini che esistono solo nella mia fantasia. Oh, sì, e anche lanciare la palla al mio cane fra un paragrafo e l’altro!

Quando è nato in te l'amore per la scrittura?

La mia passione per la scrittura è esplosa all’improvviso. Sin da piccolina amavo inventare storie giocando in giardino e nella mia cameretta, poi credo che tale inclinazione sia stata sostenuta anche dalla mia grande passione per il cinema. Ho iniziato a scrivere in maniera costante all’età di diciassette anni sul sito di Efp e, in qualche mese, la storia che ne venne fuori fu proprio “La luce calda del tramonto”.
Tranquilli! In sei anni si può dire che io l’abbia riscritta da capo… 

A breve uscirà 'La luce calda del tramonto': il tuo romanzo d'esordio. Sai dirci la data precisa?

Il romanzo uscirà davvero a breve, il 10 novembre 2019, il giorno del mio ventiquattresimo compleanno. Ho scelto tale data perché con questo esordio sento che un’importante parte di me verrà al mondo per la prima volta.

In quale luogo ed in quale tempo è ambientato il romanzo? 

La storia del Volume Primo è ambientata fra California e New York nel periodo del secondo dopoguerra. Le vicende narrate partono proprio dall’estate del 1945 e si attraverserà un arco temporale di sei anni, in cui il personaggio di Cindy affronterà il delicatissimo passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Insieme alla nostra eroina seguiremo “da vicino” anche la crescita economica e la modernizzazione degli Stati Uniti d’America, conosceremo quindi il periodo più florido e iconico del Paese, ma non senza sbirciare comunque il lato più sporco della medaglia.

Parlaci un po' della protagonista e voce narrante del romanzo: Cindy. Quali sono le caratteristiche che la contraddistinguono? 

Cindy ha appena diciassette anni quando tutto ha inizio, quindi la visione del mondo presentata nel romanzo è proprio quella che ci si aspetterebbe da una ragazzina di buona famiglia di quell’età. Anche se parecchio immatura e orgogliosa, le sue idee anticonformiste la spingono a essere curiosa e determinata a non volersi accontentare dello stereotipo di “angelo del focolare”. Cindy inoltre spera in un futuro in cui le donne e gli uomini, le persone bianche e quelle di colore, possano avere gli stessi diritti ed essere trattati con pari dignità.

Sicuramente, dietro la scrittura del romanzo in quanto tale, vi sarà stata un'accurata ricerca storica. Ci sono state cose che hai cambiato rispetto alla realtà dei fatti ai fini della trama?

L’accurata ricerca storica è stata un lavoro fondamentale per la scrittura di questo romanzo e dell’intera trilogia, ma per quanto riguarda il Primo Volume ho volutamente apportato una lieve modifica a un dettaglio storico originale, anche se non posso rivelare quale. Comunque mi sono premurata di lasciare note a piè di pagina in vari punti, fra queste c’è anche la nota inerente alla modifica storica.

'La luce calda del tramonto' non sarà un romanzo autoconclusivo, bensì una trilogia. Da dove è nata tale idea? 

Ti confesso che la storia era nata inizialmente come autoconclusiva, ma poi mi sono resa conto che avevo ancora molto altro da raccontare sui protagonisti e sugli altri personaggi secondari. L’idea di svilupparci attorno una trilogia mi è costata tantissimo impegno e tempo, ma è stata una sfida con me stessa che ho amato intraprendere: alla fine è come se io fossi maturata insieme ai miei adorati personaggi, un processo di crescita interiore e professionale che spero non si esaurisca mai.

A chi consiglieresti 'La luce calda del tramonto'? 

Credo non esista una fascia d’età o una categoria specifica di persone che potrebbero leggere e magari apprezzare il romanzo. Sento di consigliare questa storia a chi desidera un sogno a occhi aperti, a chi cerca speranza e coraggio per affrontare la propria vita, e a chi ha bisogno di credere nell’amore in tutte le sue sfaccettature.
A ogni modo, molte delle mie lettrici che mi hanno seguita nel corso del tempo, hanno apprezzato la mia storia dopo aver letto “Il cavaliere d’inverno” di Paullina Simons, siccome il genere è lo stesso, e altre invece hanno scoperto la Simons proprio grazie alla mia storia: è nato per pura casualità questo rapporto simbiotico fra le due storie, seppure siano totalmente diverse fra loro. Senza dubbio posso affermare che il mio romanzo è perfetto per le amanti del genere storico romantico, per le quali il pizzico di dramma misto a una passione dirompente non deve mai mancare.

Oltre a 'La luce calda del tramonto' hai scritto altri romanzi? Se sì quali? 

Oltre ai due libri della trilogia (il terzo è attualmente in corso d’opera) ho portato a termine un altro romanzo storico, un autoconclusivo ambientato nel periodo della guerra di secessione americana e che, più avanti, vedrà la luce come prequel spin-off della trilogia insieme ad altri progetti a essa collegati, ma di cui non posso parlare.
Nel corso degli anni ho anche improntato varie storie, sempre ambientate nel passato, fra cui una soprannaturale… Pian piano, una per una, le porterò a termine.

Hai progetti per il futuro? 

Intanto quello di preparare il secondo romanzo per la pubblicazione e finire il terzo per chiudere il cerchio, ma per adesso bado al presente. Il mio sogno è quello di diventare una scrittrice affermata, ma siccome si tratta di un obiettivo a dir poco ambizioso, meglio compiere un passettino alla volta e lasciare i voli di fantasia fra le pagine di un libro.


Marianna Visconti 



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