Casa editrice: Intermedia edizioni
Anno di pubblicazione: 2019
Copertina flessibile: 88 pagine
Trama:
‘Cinque canzoni e una bonus track’ racconta alcuni tratti
salienti delle vite di Paolo e Beatrice, le cui esistenze, seppur
parallele, appaiono per certi versi complementari. La musica
rappresenta, quindi, il filo conduttore delle loro storie, poiché è
per mezzo di essa che i nostri protagonisti troveranno la forza per
compiere scelte radicali e azzardate, ma che muteranno completamente
le loro sorti.
Perché
ne consiglio la lettura?
Paolo e Beatrice rappresentano l’esempio di come la musica possa
raccontare il vissuto e le vicissitudini di gente comune. Quante
volte, presi dallo sconforto, abbiamo tratto la forza da una canzone,
magari ascoltata in quel momento per puro caso, per dare una
svolta alla nostra vita? Innumerevoli volte. Ci capita di agire in
simile maniera quasi per automatismo e, senza rendercene conto, la
musica diviene in alcuni periodi della nostra vita una vera e propria
ancora di salvezza. Per cui, le storie di Paolo e Beatrice non sono
altro che la trasfigurazione delle esistenze di tutti noi, poiché
chiunque possiede una o più ‘colonne sonore’ che hanno segnato
indelebilmente la propria vita.
‘Cinque canzoni e una bonus track’, dunque, mette nero su bianco
questo nostro patrimonio interiore per raccontarci, come ben spiegato
nella prefazione dalla giornalista Maria Francesca Bene, “la
dialettica della vita sottesa ad ogni periodo di crescita” il cui
divenire è intricato dall’irrazionale energia delle inspiegabili
coincidenze. La forza di tale romanzo, però, risiede nella
semplicità, poiché ci spiega tali dinamiche con un linguaggio
chiaro e diretto, sottintendendo una sorta di filosofia che non vuol
essere mera metafisica asettica e fine a se stessa, bensì, proprio
come la storia, ‘maestra di vita’, mediante la quale si possono
comprendere i processi intimamente legati all’esistenza medesima al
fine di conoscerla per conoscere noi stessi.
La musica e la scrittura, quindi, rappresentano i mezzi mediante i
quali attuare il famoso motto socratico del ‘conosci te stesso’.
‘L’elogio alla penna’, posto dall'autore come incipit del
romanzo, non fa altro che rimarcare tale concetto, fungendo da
collante discreto dei percorsi esistenziali di Paolo e Beatrice, i
quali, ispirati dalle note che caratterizzano determinati istanti
delle loro vite, redigono dei diari attraverso cui prendono coscienza
via via della loro vera natura.
Per cui consiglio la lettura di ‘Cinque canzoni e una bonus track’
di Claudio Chiavari, poiché tale libro ci invita a riflettere in
maniera serena e spontanea sulla ricchezza della nostra vita e su
come essa possa cambiare radicalmente tra una canzone e l’altra e
tra una pagina di diario e l’altra.
Marianna Visconti
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