Passa ai contenuti principali

In primo piano

Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Il Piccolo Principe di Antoine De Saint Exupèry



Casa editrice: Newton Compton Editori
Anno pubblicazione: Aprile 2015 
Copertina rigida: 137 pagine 

Premessa

Ciao a tutti! 
Ho scelto di pubblicare questo post oggi, un giorno prima dalla data che mi ero prefissata, per 'festeggiare' insieme a voi, seppur con un giorno di ritardo, i 76 anni del Piccolo Principe. Nonostante la veneranda età, egli non cesserà mai di essere un bambino, il quale cerca la bellezza delle cose filtrandola con gli occhi del cuore. Così il 6 Aprile del 1943 faceva il suo ingresso nel mondo della letteratura quello che poi sarebbe divenuto il classico dei classici, il quale deve la sua fortuna all'intensità del suo messaggio e alla forma mediante la quale viene espresso. 

Trama

Un aviatore, precipitato nel deserto del Sahara a seguito di un guasto al motore del suo aereo, ritrovandosi 'a mille miglia da qualsiasi luogo abitato', completamente solo, 'molto più isolato di un naufrago su una zattera in mezzo all'oceano', inaspettatamente incontra un bambino, un principe proveniente dal minuscolo asteroide B-612, che gli chiede di disegnargli una pecora. Tra i due nasce una bella amicizia che si rafforza nel giro di otto giorni, durante i quali il Piccolo Principe racconta all'aviatore del suo mondo, dei tre vulcani che possiede, dei pericolosi Boabab e dell'amata rosa di cui egli è responsabile. Inoltre, giorno per giorno, gli narra dello straordinario viaggio che lo ha condotto dalla sua piccola stella alla Terra e dei bizzarri personaggi conosciuti nei diversi pianeti che ha visitato: un re solitario, un vanitoso, un ubriacone, un uomo d'affari, un lampionaio e un geografo. Infine gli racconta del suo arrivo sulla Terra e dei suoi magici incontri, tra cui con un serpente e con una volpe, che gli chiede di addomesticarla. Al termine degli otto giorni il Piccolo Principe, avendo nostalgia di casa e della sua rosa, chiede al serpente di morderlo, riportandolo, in tal modo, nel suo pianete d'origine. 

Sembrerò morto e non sarà vero. (...) Non posso portarmi dietro questo corpo. E' troppo pesante. (...). Ma sarà come una vecchia scorza abbandonata. Non sono tristi le vecchie scorze...

Nonostante quell'amicizia sia sorta e si sia consolidata nell'arco di una settimana, il loro legame rimarrà indelebile nel cuore e nella mente dell'aviatore. Quest'ultimo, così, decide di mettere la storia del loro incontro per iscritto, dopo averla custodita dentro sé, come il più puro e intimo dei segreti, per non dimenticare quel piccolo ma grande ometto che tanto ha segnato la sua esistenza. 

Perché ne consiglio la lettura?

L'epoca nella quale ci troviamo ad esistere ha dato i natali ai social network, i quali hanno radicalmente mutato il nostro modo di relazionarci con gli altri. La portata rivoluzionaria di queste nuove forme di comunicazione ha certamente dei lati positivi, uno dei quali risiede nel poter conversare, in tempo reale, con individui che abitano a centinaia di chilometri di distanza da noi, mantenendo contatti che altrimenti si perderebbero nel tempo. Ma, come in ogni cosa, vi è anche il risvolto della medaglia! Infatti i social network ci hanno indotto, poco alla volta, a pubblicizzare la nostra vita privata sulla piazza dei media. Tutto ciò ha contribuito alla nascita di un mondo fittizio fatto di immagini, che acquisiscono valore in base al numero di 'like' che gli viene assegnato dai vari utenti della rete. Il bisogno di tale approvazione, reale ma virtuale, ha definitivamente invertito l'ordine dei nostri valori, facendo sì che la 'quantità' conti più della 'qualità' e che sia più importante apparire piuttosto che essere, enfatizzando, fino a portarlo alle estreme conseguenze, quel processo di conformismo al quale spontaneamente ci sottoponiamo per ottenere l'accettazione sociale. 

In un simile stato di cose è importante leggere un libro che, insegnandoci che 'si vede bene solo con il cuore' poiché 'l'essenziale è invisibile agli occhi', ci trasmette l'importante messaggio di andare oltre le apparenze. Tutto ciò è possibile riconnettendoci con il nostro lato infantile, poiché 'tutti gli adulti una volta sono stati bambini (ma raramente se ne ricordano)', affinché la bellezza vera delle cose, scevra dai paraocchi di ciò che appare, giunga nel nostro animo. 


Gli adulti amano i numeri. Quando parlate loro di un nuovo amico, non si informano mai sull'essenziale. Non chiedono: 'Qual è il tono della sua voce?  Quali giochi preferisce? Colleziona farfalle?'. Invece vi domandano: 'Quanti anni ha? Quanti sono i suoi fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?'. Solo così credono di conoscerlo. Se raccontate agli adulti: 'Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con dei gerani ai davanzali e le colombe sul tetto...', loro non saranno in grado di immaginare questa casa. Bisogna dire: 'Ho visto una casa da centomila franchi'. Allora loro esclameranno: 'Bella!'

Il Piccolo Principe, dunque, ci insegna che le cose non sempre sono ciò che sembrano: per conoscere realmente ciò che ci circonda e le persone che fanno parte della nostra vita bisogna badare ai dettagli, i quali ci rivelano la loro genuina autenticità. E' soltanto mediante i dettagli che la nostra rosa, seppur appaia uguale ad altre centomila, in realtà è unica al mondo, poiché è lei che abbiamo curato, è lei che abbiamo vissuto ed è lei che amiamo, poiché 'è il tempo che hai dedicato alla tua rosa ad averla resa così importante'. Inoltre, essi, ci invitano a prestare più attenzione alle azioni e non alle parole delle persone, perché le prime hanno un impatto concreto sul reale, rivelando la natura di chi le compie, mentre le seconde sono effimere e spesse volte pronunciate più per impeto che per intenzione. 

E così il piccolo principe, malgrado la buona volontà che gli ispirava l'amore, ben presto era diventato sospettoso. Aveva preso sul serio parole prive di importanza, ed era diventato infelice. 'Non avrei dovuto ascoltarlo', mi confidò un giorno, 'non bisogna mai dare retta ai fiori. Bisogna solo guardarli e annusarli. Il mio fiore rendeva il mio pianeta profumatissimo, ma non riuscivo ad essere felice. Quella storia degli artigli, che tanto mi aveva irritato, avrebbe dovuto intenerirmi...'

Per cui è attraverso i dettagli, osservati con il cuore puro di un bambino, che riusciamo a capire ciò che ha realmente importanza, la quale non risiede nella fugacità dei nostri beni materiali, di quanti ne possediamo e di come li sfoggiamo; bensì si cela in un mistero, poiché 'che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, ciò che fa la loro bellezza è invisibile', ma palpabile poiché la viviamo nelle profondità del nostro essere. 

E' davvero un gran mistero. Anche per voi che amate il piccolo principe, come per me, nulla rimane uguale nell'universo se da qualche parte, non si sa dove, una pecora che non conosciamo ha mangiato una rosa, oppure no...

Marianna Visconti

Commenti