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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Il giovane cavaliere sul siluro di Carlo Piola Caselli



Casa editrice: PandiLettere Edizioni
Collana: Pane, Anima ed Emozioni
Anno di pubblicazione: 2019
Copertina flessibile: 44 pagine

Trama:

Il libro di Carlo Piola Caselli ci narra delle tragiche vicende che hanno coinvolto Ugo Marinai tra il 1943 e il 1944. Egli era un umile silurista che lavorava presso il silurificio di Porto Santo Stefano (Orbetello), in provincia di Grosseto. La sua vita procedeva tranquilla fin quando venne arrestato ingiustamente nel 1943, per aver preso le difese di una giovane collega, Saura De Pirro, la quale aveva subito delle avance piuttosto esplicite da parte di Lantieri, direttore dello stabilimento. Il giovane silurista, infatti, amareggiato ed infuriato, aveva scritto sopra la testata di un siluro “bisogna insorgere”; tale frase, dall’ambigua interpretazione, consentì al direttore di vendicarsi denunciandolo per sovversivismo. Così, Ugo Marinai fu fermato dalle forze dell’ordine e passò gran parte della sua detenzione nel carcere Murate di Firenze. Egli vi rimase fino al 1944, anno in cui la città di Firenze venne liberata dagli alleati.

Perché ne consiglio la lettura?

Il giovane cavaliere sul siluro’ di Carlo Piola Caselli è un testo che assume i connotati sia di un saggio storico che di un racconto vero e proprio. Infatti, se per un verso l’autore ricostruisce gli eventi con dovizia di particolari, avvalendosi anche di fonti di prima mano, come il resoconto dello stesso Ugo Marinai che ha seguito pedissequamente, per un altro ci narra il vissuto di un giovane che, per un atto di cavalleria vera e propria, ha avuto il coraggio di opporsi alla tracotanza di chi detiene le redini del potere.

Come sostiene l’editrice Lara Di Carlo nella prefazione, queste sono «pagine veraci in grado di farsi pane per gli esseri umani e in pari tempo segnare un percorso particolare». Ecco che Carlo Piola Caselli, nel raccontarci gli accadimenti che hanno visto come protagonista Ugo Marinai, si fa portavoce di un’epoca nella quale il clima politico e sociale italiano è piuttosto teso, seppur si assiste al lento declino del fascismo. In questo contesto storico, denso di mutamenti e squilibri di ogni sorta, il giovane silurista trova la forza di insorgere, non tanto contro il sistema in sé quanto in favore dei più deboli, dimostrando con i fatti che vi sono altre vie mediante le quali opporsi allo status quo. Inoltre, seppur le vicende narrate siano risalenti al periodo della seconda guerra mondiale, come sottolinea la stessa Lara Di Carlo nella prefazione, tale libro «riesce ad essere sempre attuale per la denuncia delle violenze che in ogni epoca sono state perpetrate ai danni della donna», sottolineando altresì «le difficoltà alle quali va incontro chi desideri mettere in atto una concreta solidarietà nell’ambito del luogo di lavoro».

Per cui ne consiglio vivamente la lettura in quanto tale libro ci consegna un importante messaggio sociale e ci trasmette dei valori umani universali, conferendo il merito ad un personaggio come Ugo Marinai che per il suo coraggio non ha avuto alcun riconoscimento ufficiale, se non la stima di chi lo ha conosciuto e amato. 

Marianna Visconti

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