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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Karma City di Massimo Bisotti



Casa editrice: HarperCollins
Anno di pubblicazione: 2019
Copertina flessibile: 423 pagine

Trama:

Amanda, Mary Jane, Sasha, Joy, Sarah, Robin, Yuki e Zac sono otto ragazzi con una storia particolare alle loro spalle e profondamente insoddisfatti della loro vita. Essi, per mezzo di un social network, il Deeping Blue, conoscono uno psicologo, Mr Dagbog, il quale propone loro di cambiare vita trasferendosi in un’isola bellissima, Karma City, interrompendo ogni contatto con le persone che facevano parte dell’esistenza che si lasciano alle spalle. Infatti, in quest’isola, sono banditi i cellulari e tutti gli attrezzi tecnologici che permettono la connessione ai social network. Ognuno di loro accetta di aderire a tale iniziativa. Una volta approdati a Karma City le cose sembrano andare per il verso giusto ed i ragazzi iniziano a legare tra loro, anche se non è oro tutto ciò che luccica.

Perché ne consiglio la lettura?

Il romanzo è scritto in prima persona, ovverosia dal punto di vista di un personaggio dallo pseudonimo ‘Andrea Kairos’. Egli si presenta al lettore come un personaggio enigmatico che scrive ‘un libro senza fine’ e definisce la propria personalità come ‘sinestetica’. Con il termine sinestetico s’intende un peculiare fenomeno dei sensi mediante il quale si percepiscono i diversi stimoli sensoriali non come differenziati ma come simultanei tra loro, sicché o si sentono i colori, o si vedono i suoni, o si può toccare un odore. Per cui i suoi ‘racconti sono verde mela ma molti li vedono neri’. Egli è un narratore onnisciente, il quale conosce la psicologia dei personaggi e sa sempre la motivazione per la quale agiscono in quel dato modo; quest’ultimi a loro volta hanno una rappresentazione assai differenziata di lui, anche se il senso della sua presenza rimane uguale per tutti. Ognuno dei personaggi del romanzo intende liberarsi di Andrea, per questo motivo scelgono di andare a Karma City, ma non vi riescono mai del tutto. Egli, infatti, li perseguita ovunque, anche in quell’idilliaca isola, la quale tutto è tranne che un rifugio nel senso proprio del termine. Andrea Kairos, quindi, non è altro che la personificazione del dolore stesso.

Il nome dell’isola, Karma City, racchiude un significato molto profondo collegato alla filosofia e alla religione induista, il quale presume il principio di causa-effetto. Infatti, secondo tale concezione, il termine Karma altro non è che ogni azione umana fisica, verbale e mentale. Come una sorta di predestinazione che incombe su ognuno di noi, causata dai nostri stessi atti, restituisce in maniera esatta al soggetto gli effetti delle proprie azioni, sia nel bene che nel male. Dal punto di vista induista, a tale concetto è legato quello di reincarnazione, motivo per il quale la sorte che ci toccherà vivere nella prossima vita dipende soprattutto dalle azioni compiute nella vita precedente. La legge karmica è presente anche nella tradizione buddhista, mantenendo lo stesso significato di fondo, ma con una sostanziale differenza; infatti, le emozioni umane sono sia la causa che l’effetto del Karma. Così ne costituiscono l’effetto in quanto, ad una data provocazione, il collerico reagirà probabilmente con violenza a differenza della persona dotata di una certa serenità, che avrà un altro tipo di reazione innanzi al medesimo attacco, e ne sono altresì la causa poiché l’azione commessa, sulla base dell’emozione momentanea, originerà ineluttabilmente nuovi effetti nel soggetto stesso. Per cui si viene a creare un circolo vizioso mediante il quale, auto-alimentando il proprio stato emozionale, l’individuo rimane ingabbiato in ciò che egli stesso rappresenta come il proprio destino. La filosofia buddhista non si limita solamente a prenderne atto, bensì cerca di tracciare alcune possibili vie per poterne uscire, una delle quali è la meditazione. Infatti, per mezzo della meditazione, il soggetto può divenire cosciente del proprio stato emozionale, imparando a dominarlo per agire senza essere agiti da esso.

Ecco perché nessuno dei nostri protagonisti, stando nell’isola, riesce a liberarsi dal dolore seppur lo voglia fortemente:

Ogni brutta azione commessa contro l’amore si prende la sua rivincita, lotta all’interno di chi l’ha commessa, lo strema. Questo alla fine è il Karma. D’altronde scappare non serve a niente. I vostri vuoti riusciranno sempre a stanarvi e torneranno a riprendervi, se non saprete affrontarli a brutto muso e a lasciarli indietro, lungo la strada’.

La soluzione per liberarsi di ‘Andrea Kairos’ è iscritta nel suo stesso pseudonimo. Infatti ‘Kairos’ non è altro che ‘la scelta decisiva, il tempo di qualità, il momento perfetto che strappa alla vita la sua occasione di riscatto’, ossia quel preciso istante in cui decidiamo di affrontare il nostro passato e lasciarcelo definitivamente alle spalle; così facendo spezziamo quel ciclo karmico, fatto di rimpianti, rimorsi e rancori, che ci costringe a rivivere lo stesso film seppur con attori differenti. Si tratta di trovare il nostro ‘Ikigai’, ossia la nostra ragione di vita, e perseguirlo fino in fondo, sicché divenga la nostra reale ‘priority’. 

Chissà se i nostri protagonisti alla fine riusciranno nel loro intento… se volete scoprirlo non dovete fare altro che leggere Karma City, lasciandovi trasportare e stupire da una storia in cui nulla è ciò che sembra, meditando con leggerezza su tematiche importanti che riguardano ognuno di noi. 

Marianna Visconti

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