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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

10957 di Claudio Caporale


Casa editrice: Edizioni La Gru
Anno di pubblicazione: 2019
Formato: Cartaceo, copertina flessibile, 184 pagine.

Trama: 

Un uomo si risveglia quotidianamente in un corpo diverso dal proprio, rivestendo incessantemente ed inspiegabilmente i panni altrui, non avendo alcuna cognizione sulla propria reale identità.  Privo di qualsivoglia legame affettivo, fronteggia le varie situazioni che gli si pongono  innanzi seguendo il proprio codice di comportamento distorto. L’unica cosa che sembra importargli veramente è l’uscire da tale condizione, nella quale si trova imprigionato da ben 10957, ovvero da trent'anni. 

Perché ne consiglio la lettura?

Il libro presenta un incipit alquanto interessante, che cattura istantaneamente il lettore spingendolo nella prosecuzione della lettura.  Lo stile è piuttosto scorrevole ed è caratterizzato dall'assenza di una numerazione e distinzione chiara fra i vari capitoli; sembra, infatti, che l’autore abbia scritto tale testo di getto, sicché la trama, nella sua complessità, si dispiega in un continuo divenire, senza lasciare alcuna pausa riflessiva e di ricognizione a chi lo legge… tutto accade qui ed ora, senza che il lettore si renda veramente conto dei nuovi risvolti della storia. Inoltre, l’autore passa continuamente dalla prima alla terza persona, disorientando quest’ultimo ulteriormente. 

Il lessico, per buona parte del romanzo, è scurrile e volgare con abbondante presenza di scene osé e cruente, descritte con dovizia di particolari, che possono ledere la sensibilità di minori e di un certo tipo di pubblico. 

Tutto sommato a me il libro è piaciuto, poiché, dal mio punto di vista, lo stile caratterizzato da varie distorsioni ed il linguaggio piuttosto colorito rappresentano una necessità interpretativa per cercare di coinvolgere completamente il lettore. Per cui ne consiglio la lettura ad un pubblico adulto e soprattutto agli appassionati dei romanzi psicologici. 

Marianna Visconti 

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