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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Le interviste di Lego et Cogito


Cari lettori,
benvenuti all'appuntamento settimanale de 'Le interviste di Lego et Cogito'. L'ospite della settimana è un giovane scrittore palermitano, Andrea Ventura, il quale ci parlerà un po' di sé, dei suoi libri e soprattutto della sua ultima 'creatura': 'Le avventure della pasta: una storia bolle in pentola'. Mi auguro che l'intervista sia di vostro gradimento. Buona lettura. 

Ciao Andrea, presentati alla nostra community, parlaci un po' di te...

Ciao a te! Mi chiamo Andrea, ma per tutto il mondo del web sono noto come Aven. Ho 28 anni e sono diplomato all'Istituto Tecnico Nautico. La passione per la scrittura è nata solo in un momento successivo, inizialmente per le fanfiction. Col tempo, però, ho imparato ad amare il mondo letterario e spero di poterne fare un lavoro a tempo pieno. 

Quando è nato in te l'amore per la scrittura? 

Avevo 19 anni e non ero del tutto sicuro del mio futuro. Quasi per caso, ho aperto il foglio Word e ho cominciato a battere due parole letteralmente "Messe a caso". Nel frattempo la cosa è degenerata ma dentro di me sono convinto ancora di essere quel ragazzo. 

C'è un autore che prediligi e che ti ha ispirato particolarmente?

Penso di avere un buon bagaglio, anche se sono sicuro che col tempo non potrà che allargarsi ancora. Al momento sono sicuramente influenzato per quanto riguarda la struttura di un racconto guardando le Sitcom, ma ci sono due autori particolarmente che voglio ringraziare. JK Rowling, che mi ha "Convinto" a scrivere, e JRR Tolkien, che mi ha fatto sognare con la Terra di Mezzo. Per la scorrevolezza di un testo, in ogni caso, voglio citare Io Uccido del compianto Giorgio Faletti e anche Alexandre Dumas col suo Conte di Montecristo. 


Parlaci de 'Le avventure del puntatore', come è nata l'idea di scrivere questo libro?

Le avventure del puntatore sono nate quasi per caso, mentre si stava chattando. Una ragazza ha letto male un messaggio che si riferiva alle famosa avventure del Punitore (The Punisher, un fumetto) e allora ho pensato fosse una buona idea esordire con il mondo dell'informatica. Se non altro, non credo che qualcuno ci abbia mai pensato prima! 


Cosa ti ha spinto nello scrivere il tuo secondo libro 'Le avventure del pentagramma'?

Le avventure del pentagramma nascono dall'esigenza di continuare la collana "Le avventure di": la musica è parte integrante della mia vita e sarebbe stato strano se non avessi mai scritto niente su questo argomento. Così il pentagramma stesso è diventato un campo di battaglia per le sette note. E la chiave di Sol, ovviamente.


Il tuo terzo libro, uscito da pochissimo, invece ha come protagonisti i vari formati della pasta. Da dove è nata tale idea?

Il mio fisico lo conferma, sono una buona forchetta. Ottima, aggiungerei. In maniera coerente con i suoi predecessori, la pasta è una componente della mia vita, ma potrebbe esserlo della vita tua, di chiunque vuoi. Tutti conosciamo la pasta e studiare col sorriso le varie forme mi ha molto divertito. Spero che possa piacere, di sicuro mi sono molto divertito nel giocare un po' con coltello, cucchiaio e forchetta!

Dove e come è possibile acquistare i tuoi libri?

Mi sono autopubblicato, quindi sia il cartaceo sia il digitale di ogni mio racconto è reperibile su Amazon. Alcuni ritengono che sia una scelta di ripiego, quasi come se volessi mettere un like da solo. In realtà non la penso così. Io devo mandare avanti un messaggio, non ho bisogno certo del like e, se è vero com'è vero che le case editrici hanno bisogno di molto tempo per giudicare un racconto (aggiungo che il genere comico è molto di nicchia), questa scelta risulta la più congeniale per me. 

Hai scritto tre libri di genere comico. In futuro pensi di cimentarti in altri generi?

Già, ho scritto tre libri! Devo ancora abituarmi (ride). Sul mio blog "Le avventure di tutto" (piattaforma Wordpress) pubblico quotidianamente qualsiasi tipo di racconto. Ho scritto racconti rosa e racconti tristi, e settimanalmente pubblico un capitolo del mio secondo fantasy, intitolato "Il sale e il sangue". È tutto reperibile gratuitamente, io lo chiamo esercizio di stile. 

Tutti i tuoi testi sono stati pubblicati in self-publishing. Alla luce della tua esperienza, cosa pensi dell'autopubblicazione?

Come ho detto prima, il self publishing è quasi una scelta "Paracadute", un modo per dare voce ai tanti che come me vogliono dire qualcosa, lasciare il segno in questo mondo. Ti posso assicurare che durante questa esperienza ho incontrato tantissima gente che ha scritto libri veramente stupendi, che nulla hanno da invidiare ai libri sugli scaffali. Qualcuno potrebbe dire che lo stile è un po' "Casereccio". A costoro rispondo che se con i nostri soli mezzi abbiamo creato tali storie, figuriamoci con la potenza di una Casa Editrice dietro! In Italia dovremmo dare più spazio agli emergenti, dare loro un po' di fiducia. Ma, ahimè, la media dei lettori non è molto alta.

Hai dei progetti per il futuro?

Mi piacerebbe diventare Editor. Sono anni che aiuto un po' tutti nella creazione delle loro storie e, perché no, potrebbe diventare un mestiere. Ho un sacco di esperienza accumulata e sono sempre oggettivo quando parlo di qualcosa. Ho proprio voglia di voler condividere quest'altro aspetto di un romanzo con gli altri!

Marianna Visconti 

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