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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Domani viene sempre di lunedì di Armando Capozza


Casa editrice: Scazzum vivendi
Anno di pubblicazione: 2019
Genere: narrativa
Formato: ebook/Copertina flessibile, 328 pagine. 

Trama:

Muzzano, 1971.
In una cittadina da dove si parte ma non si torna, in cui lo stabilimento petrolchimico fa da sfondo alla quotidianità immutabile degli abitanti, quasi nulla può turbare le abitudini, la noia e l’ordine. Quasi nulla, a parte la rivoluzione.

Chivo, giornalista che tira pugni nel tempo libero, incontra Eliseo Basile, campione di briscola e barista a tempo perso. Insieme trovano Sofia, professoressa di biologia e attivista politica, e Steve, giovane esule della resistenza portoghese: quasi nulla può portare i quattro a intrecciare le loro vite. Quasi nulla, a parte la rivoluzione.

Una storia tra ucronia e avventura urbana, in cui quasi tutto può succedere. Anche la rivoluzione.

Perché ne consiglio la lettura? 

Il romanzo, seppur sia ambientato nel 1996, narra dei fatti avvenuti 25 anni prima, durante i quali Chivo, Sofia, Steve e Lisino, si ritrovano a vivere una tale esperienza di vita così forte che li segnerà e li unirà fra loro per sempre.

Ma cosa possono avere in comune un giornalista, una professoressa universitaria insoddisfatta, un esiliato portoghese e un barista amante della briscola? Un'isola, Muzzano, un convegno politico, una rivoluzione e la galera!

La prima cosa che mi è piaciuta di tale opera è la costruzione dell'intreccio della trama: ogni capitolo riporta, come titolo, il giorno, il mese e l'anno in cui sono avvenuti i fatti, ponendo il romanzo a metà fra un resoconto storico e un romanzo a carattere introspettivo, nonostante sia scritto in terza persona. Infatti, i quattro protagonisti durante la tentata fuga e la loro prigionia si sostengono l'un l'altro, imparando a conoscersi fra amori sospirati, rimorsi e rimpianti di una vita. Tutto ciò culmine in una rimpatriata, 25 anni dopo e un tramonto: 

I quattro si trovarono insieme per un attimo, mentre il sole s i nascondeva dietro gli ultimi pennacchi rimasti in piedi del  vecchio petrolchimico.

Un'altra cosa che ho molto apprezzato di tale romanzo è la sua scorrevolezza; infatti, nonostante la costruzione della trama e i temi affrontati, lo si legge con semplicità, risultando una lettura sobria, per niente artificiosa e con qualche intercalare ironico che ti strappa una risata, adatta, in quanto tale, a qualsiasi tipologia di lettore. 

Per cui è un libro che consiglio a chiunque; soprattutto per chi, dovendo iniziare una dieta o un'attività sportiva in palestra, "domani viene sempre di lunedì".

Marianna Visconti 

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