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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Le interviste di Lego et Cogito: Francesco Di Giulio


Cari lettori, 
Benvenuti al consueto appuntamento de 'Le interviste di Lego et Cogito'. L'intervistato della settimana è Francesco Di Giulio, autore de 'L'anello di HellCity - La Rinascita', il cui sequel è di prossima uscita. Mi auguro che l'intervista sia di vostro gradimento. Buona lettura.

Ciao Francesco, presentati alla nostra community e parlaci un po'di te

Sono Francesco, cresciuto nel nord est di Roma, anno 1984.
Dopo aver vissuto per un periodo ad Amsterdam sono ritornato in Italia e insieme mia moglie e un piccolo nanetto di 3 anni che ci segue ovunque, ci siamo trasferiti sul Lago di Bracciano.
Non mi ha mai spaventato prendere decisioni e ho sempre cercato di prendere il meglio che potesse capitarmi.
Adoro la musica e le biografie dei grandi artisti del passato.
Adoro la birra, non solo berla ma anche produrla. In questo l'Olanda mi ha insegnato molto.
Ho la passione per le moto e ho affrontato viaggi su due ruote anche in solitaria. Essere su una moto, bere birra e scrivere Libri è ciò che mi rende Libero.
Per farlo ci vuole solo un po' di coraggio, ma se si abbandona la paura vi assicuro che si può arrivare ovunque.

Quando è nato in te l'amore per la scrittura?

La mia passione per la scrittura è nata da un incubo che ho vissuto. Nel 2013 ero in vacanza e al posto di bere spritz e fare festa a bordo piscina, mi ritrovavo da solo a scrivere appunti sul sogno demoniaco che avevo vissuto la notte precedente. Nell’incubo vedevo un bambino calvo che urlava senza emettere alcun suono, deperito e scarno aveva gli occhi scuri come la gola di un vulcano. Così scrissi il mio esordio. Un thriller medievale dal titolo: La libertà del pettirosso edito da Lettera Animate.

Qual è il tuo autore preferito in assoluta?

Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere Glenn Cooper qui in Italia e ci siamo scambiati le nostre opere. Le sue ovviamente di un peso diverso dal mio. Ma quando ho riportato a casa il libro “La biblioteca dei morti” con la dedica “Al mio collega scrittore” ho avuto una carica vibrazionale che mi ha permesso di scrivere un secondo libro.
Devo essere onesto. In questo particolare periodo della mia vita sto amando il maestro Charles Bukowski dal quale ultimamente traggo insegnamento. Pace all’anima sua.


Parlaci un po' del tuo ultimo libro: L'anello di HellCity _ Rinascita _ Vol I. Quando e  dove è ambientato?

Il Volume I è ambientato nel 2099 in un futuro, ahimè, in decadenza. E’ il classico scenario post apocalittico e di un futuro che futuro non è. Il mondo è stato distrutto da bombardamenti nucleari che hanno quasi estinto l’intera razza umana. Facendo un paragone cinematografico possiamo immaginare questi grigi scenari in film come Hunger Games, Io sono Leggenda o Next. Il luogo fisico dell’ambientazione non ha rilevanza, gran parte del primo Volume è ambientato all’interno di una città video-sorvegliata e circondata da mura. I cittadini di HellCity vengono controllati tramite l’utilizzo obbligatorio di palmari e microchip sottocutanei. Sono schiavi, ma non ne sono consapevoli.

Cos'è esattamente HellCity?

HellCity oltre a essere una città che si muove sotto le decisioni dittatoriali del Governatore Frank Bosch è in realtà la “classica zona di comfort” nella quale tutti noi viviamo. Mi sono posto la domanda di cosa c’è aldilà del muro, aldilà del cambiamento, aldilà delle scelte che la società o la nostra famiglia ha fatto per noi.  Jayson, il protagonista, riesce a comprendere di essere uno schiavo appena si pone delle domande. A quelle domande darà risposte solamente una volta aver deciso di fuggire da quella gabbia d’oro che lo circonda. Quante volte siamo di fronte a delle scelte? Quante volte abbiamo davanti a noi quel muro? Molte volte preferiamo aggrapparci al certo a discapito dell’incerto. Facendo così non sapremo mai cosa ci aspetta. Nel cambiamento e nel confronto abbiamo la crescita. Nelle nostre scelte, le responsabilità. Bisogna solo comprendere quali responsabilità vogliamo prenderci.

Il protagonista del libro, Jayson Lox, subisce un'evoluzione all'interno del romanzo? Se sì, quando e perché?

In un libro che si rispetti l’aspetto fondamentale è proprio lo sviluppo caratteriale del personaggio principale. Questo è anche un consiglio da tenere a mente per chi ha intenzione di intraprendere “la strada dello scrivere romanzi”. La sua evoluzione la troviamo e la motiviamo nel momento in cui inizia a porsi delle domande. Ritengo che dietro ogni dubbio si celi la verità. Porsi il dubbio è uno degli atti più rivoluzionari che un uomo possa compiere. Se lui non si fosse chiesto: “cosa c’è dall’altra parte del muro?”, sono certo che sarebbe morto senza conoscere altri colori, altri profumi, altri sentimenti. Dietro il muro della paura si cela la felicità. Sono onesto non è una mia frase e sono altrettanto onesto da dirvi che non ricordo di chi sia.

Che messaggio intendi trasmettere con quest'opera?

Auguro a tutti i miei lettori di vedere il diverso con altri occhi.
Occhi di speranza e di crescita, voglia e fame di credere che si possa migliorare costantemente senza sporcare la nostra anima con paragoni e giudizi.
Solo quando la mente, il cuore e l’anima sono allineati come l’innocenza di un bambino, troveremo facilmente la nostra strada.

Mi piacerebbe se alla fine della lettura anche tu, come ho fatto io, possa porti qualche dubbio e qualche domanda se quello che stai vivendo è la vita che desideri o se non è altro che un accumulo di situazioni nelle quali ormai ti trovi invischiato e non sai neanche come uscirne. Non è facile, ma non è detto che sia impossibile. 
Fermati un attimo a pensare e valuta ciò che sei e ciò che hai.

Quando vedrà la luce il secondo volume?

Il secondo volume è in uscita in questo mese di ottobre 2019 ed è il completamento dello sviluppo e crescita personale del nostro personaggio. L’anello di HellCity _ Rinascita è da considerarsi un BestSeller in quanto è entrato nella classifica Top 100 Amazon. Per questo motivo la casa editrice Il seme Bianco del gruppo Castelvecchi Editore che ringrazio, mi ha proposto la pubblicazione del Volume II.

Cosa consiglieresti a chi, come te, desidera pubblicare un libro?

Il primo consiglio che posso dare è quello di ignorare le proposte contrattuali di case editrici a pagamento. Ci sono purtroppo situazioni nelle quali alcune case editrici prima di pubblicare la tua opera ti obbligano all’acquisto di centinaia di copie. Sono dell’opinione che se un editore crede fermamente nel tuo lavoro tanto da investire, Lui, tempo e denaro è solo perché la tua opera è stata valutata positivamente. Ed essere valutati da professionisti del settore in maniera positiva tanto da voler vendere il tuo prodotto è una delle soddisfazioni più grandi che si possono avere nel nostro lavoro. Ho rifiutato molte proposte contrattuali di CE a pagamento e ne sono orgoglioso. Posso dire a testa alta che le mie opere sono piaciute non solo agli editori seri ma anche a tanti lettori.
Un altro consiglio è quello di scrivere ogni giorno, non rimandare a dopo la stesura di un capitolo o di una scena. Ponetevi degli obiettivi quotidiani e cercare di rispettarli.
Altro consiglio, ma questo lo rubo da Stephen King è quello che dice: il miglior modo per scrivere libri è quello di leggere molto, non ci sono altri modi. Scordatevi di poter scrivere qualcosa di sensato se leggete un libro all’anno. O se non ne leggete per nulla.

Hai progetti per il futuro? 

Ho scoperto questa mia passione per la scrittura e non posso abbandonarla. Ho capito che scrivere mi libera dai miei demoni. Sempre citando Charles Bukoswki, lui diceva che se fosse stato una settimana senza scrivere avrebbe avuto nausea e vomito. Credo che scrivere sia una passione innata e allo stesso modo credo che tutti abbiano dei talenti celati dentro. Ognuno di noi ha un fuoco che arde, io ho avuto la fortuna di scoprirlo e alimentarlo. La scrittura ha salvato vite. Leggere ha salvato vite. Ed è oltretutto un modo economico e astuto per evitare psicofarmaci.


Marianna Visconti 

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