Casa editrice: Le Mezzelane Casa Editrice
Collana: La mia strada
Anno di pubblicazione: 2018
Genere: Romanzo
Formato: Ebook/ Cartaceo, copertina rigida, 128 pagine
Trama:
Nonostante la sua vita appaia realizzata e priva di problemi, Anastasia, la protagonista, decide di togliersi la vita. Lo fa per non andare incontro a un futuro, imprevedibile dolore, ma il suo il tentativo fallisce e lei si ritrova in coma. È paralizzata e non può parlare, e tutti pensano che non sia neppure in grado di sentire, né pensare. Al suo letto si avvicenderanno i parenti, gli amici, il personale sanitario che, convinti perlopiù di non essere uditi, sono disposti a confessarsi, a raccontarsi oltre ogni pudore. La stanza del reparto di rianimazione diviene quindi un teatro della verità, un luogo dove si entra per spogliarsi, un confessionale, mentre Anastasia riempie il tempo apparentemente vuoto declinando una sorta di dizionario dei sentimenti e delle cose notevoli dell'esistenza. In ordine alfabetico, scorrono ricordi o pensieri che fanno tutt'uno con la narrazione. Da tutto ciò la protagonista trarrà insegnamenti che la costringeranno alla necessaria maturazione, guidandola verso un esito diverso da quello che aveva immaginato.
Perché ne consiglio la lettura?
'L’ombra del vero' di Carla Magani è un romanzo che indaga sulla paura della sofferenza innata in ognuno di noi, regalandoci il ritratto di donna profondamente tormenta, dalla cui disperazione si eleva un sentito inno alla vita.
La voce narrante del romanzo é quello della protagonista, Anastasia, una donna che sembrava avere tutto ciò che si possa desiderare: una famiglia, degli affetti ed una carriera ben avviata. Cionostante, mediante un logorante lavoro introspettivo, si convince che quel 'tutto' non è nulla se è costretta a celare se stessa per vestire dei panni socialmente più adeguati.
La mia vita è un bluff e faccio uno sforzo immane perché il mio aspetto, ogni mia azione sembrino quelli consueti.
Così, pensando di non meritare il dono prezioso della vita, mette in atto il proprio suicidio, che fallisce miseramente lasciandola in stato di coma.
Al buio totale non corrisponde il silenzio totale. Una specie di brusio indistinto mi raggiunge, e avverto che ogni parte del mio corpo è immobilizzata. Non apro gli occhi, non parlo, non mi muovo. Cazzo, solo l’udito e il pensiero rispondono, aggrappati con ostinazione alla vita! Sono gli unici testimoni del mio intento fallito.
Anastasia, costretta in simili condizioni, si ritrova, inerme, volente o nolente ad ascoltare chi si reca al suo capezzale; quest'ultimi, convinti che lei non possa sentire niente, si confessano e si raccontano a lei, senza tralasciare nulla.
Incastrata in tale limbo esistenziale fra l'aldiqua e l'aldilà, Anastasia, mediante le voci che le tengono compagnia, riflette sulla qualità dell'esistere umano.
La delicatissima penna di Carla Magnani, mediante una scrittura accurata, scorrevole e fortemente descrittiva, coinvolge e immedesima totalmente il lettore nelle vicende della protagonista, rendolo compartecipe del suo destino.
Per cui ne consiglio la lettura a tutti gli amanti del genere introspettivo, che, tra una pausa e l'altra dagli impegni quotidiani, amano riflettere su tematiche esistenziali di capitale importanza.
Marianna Visconti
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