Passa ai contenuti principali

In primo piano

Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Recensione: 'Lascia dormire il Sognatore' di Danilo Cinelli


Casa editrice: Self-publishing
Genere: Fantasy
Anno di pubblicazione: 2018
Formato: Ebook/ Cartaceo, brossura 146 pagine

Trama:

Uno spirito errante che ha perduto i ricordi della sua vita e la capacità di sognare, vuole sovvertire il suo destino e tornare ad abitare un corpo umano. Lo spirito invade la mente di Mauro, un giovane e malinconico sognatore che si sta riposando in un luogo tranquillo, ai piedi di un mandorlo fiorito su una collina ai confini del mondo. Il ragazzo sta cercando di fuggire dai suoi problemi nella realtà, ma non vuole perdersi nelle illusioni della mente. Vuole solo trovare un posto speciale in cui sentirsi vivo e felice. Lo spirito anima la debole volontà del sognatore, e lo costringe ad affrontare un arduo viaggio nella dimensione onirica per raggiungere la Fonte del Sogno ed esprimere il suo desiderio di rinascita. Durante l'esplorazione incontreranno bizzarre creature che popolano microcosmi affascinanti. Tra esse c'è Red, un saggio pesce rosso che nuota fuori dall'acqua. L'animale si propone come guida per i viaggiatori, avvertendoli dei pericoli che si nascondono sia negli angoli tenebrosi che nella bellezza a prima vista. La fantasia mostrerà i suoi lati oscuri, e ciò che sembra puro e spontaneo è destinato a rivelare la vera natura ingannatrice.

Perché ne consiglio la lettura?

Seppur 'Lascia dormire il Sognatore' sia un'opera fantasy, non si riscontrano al suo interno alcuno degli elementi caratterizzanti di tale genere, come per esempio la lotta del bene contro il male. Inoltre, non vi troveremo neppure i tipici personaggi fantastici quali elfi, maghi, streghe e via dicendo, bensì un semplice essere umano che, vagando per i propri sogni, avrà modo di conoscere se stesso ed il proprio destino. 

Infatti, il protagonista, Mauro, non è altro che un sognatore, il quale, sfiduciato dalle cose mondane, non intende smarrirsi tra le flessibili ma vivide illusioni che albergano nella sua mente. Quest'ultimo è semplicemente alla ricerca di quel luogo speciale nel quale gli è consentito di palesarsi a 360°, senza alcun tipo di timore, sia nelle sue fragilità che nelle proprie ambizioni.

L'autore, attraverso la sua sensibile penna, ci offre un'opera di grande spessore interiore, nella quale il mondo onirico non è altro che un anello di congiunzione fra la fantasia e la realtà, senza ben comprendere dove inzi l'una e finisca l'altra. 

Ho apprezzato moltissimo anche il personaggio di Red che, da buon maestro guida, chiarifica alcuni passaggi criptici di tale viaggio onirico. 

Lo stile dell'autore è aulico e ricercato, paragonabile ad un'architettura barocca, il ché, se per un verso lo rende esteticamente bello da leggere, ne rende ancora più ardua l'interpretazione. Indubbiamente è un testo che va letto con calma ed assaporato parola per parola, affinché se ne possa cogliere il senso nella sua pienezza. 

L'unica pecca che ho riscontrato è l'aspetto grafico del testo, come l'utilizzo dei simboli da testiera di minore e maggiore al posto delle virgolette caporali nei dialoghi, oppure l'utilizzo dell'apostofo sulla e maiuscola invece del simbolo grafico con la e maiuscola accentata. Ciò comunque non ne scalfisce la bellezza e la profondità del testo in sé. 

Chiaramente è un libro che consiglio, soprattutto a chi ama le letture introspettive che invitano ad una profonda riflessione sul quotidiano. 

Marianna Visconti. 

Commenti