Cari lettori,
Benvenuti al consueto appuntamento de 'Le interviste di Lego et Cogito'. Gli ospiti della settimana saranno gli autori del libro 'Le vere origini di Halloween'. Buona lettura.
Presentatevi alla nostra community e parlateci un po' di voi.
Siamo Alice C. Rancati, Monica Casalini, Morgana, Marco Vettorel e Sarah Bernini, siamo persone con diversi percorsi di vita e di studio, ma siamo unite dalla passione per la storia, la mitologia, il folklore, la spiritualità e... la verità!
Come e quando nasce il 'Progetto Halloween'?
Il progetto Le Vere origini di Halloween nasce nel 2013, quando stufe di leggere campagne disinformative contro Halloween anche sui media nazionali che dovrebbero essere laici, abbiamo deciso di fare informazione corretta sulla festa. Eravamo stufe di sentire che Halloween "è americana", "è satanista", ecc. perché non è la verità storica.
L'idea è nata da Alice che ha poi coinvolto le altre e da lì il progetto è cresciuto esponenzialmente ogni anno!
Da questo progetto viene fuori il libro 'Le vere origini di Halloween'. Da chi è stato scritto e di cosa tratta nello specifico?
Il libro è stato scritto da autori vari (precisamente 22!) e curato da noi. È diviso in 4 sezioni e parla degli aspetti storici e antropologici della festa, di come viene vissuta dalla comunità spirituale alternativa italiana (neopagani, praticanti sciamanici, druidi, ecc.), delle antiche tradizioni italiane dei morti (molto simili in tutto e per tutto a quelle di Halloween) e infine della psicologia della festa.
Tale libro, nel trattare tale festività, che tipo di approccio attua?
Essendo scritto da diversi autori, non c'è un unico tipo di approccio. Ogni autore ci mette qualcosa di unico.
Per quanto riguarda le specifiche sessioni, per storia, antropologia, tradizioni e psicologia, l'argomento è approcciato in modo preciso e basato su fonti affidabili. Mentre per quanto riguarda la parte in cui si parla di come viene vissuta la festa in diversi ambienti, il tono è più personale, perché si tratta appunto di esperienze di singoli individui o gruppi.
Contrariamente a quanto si pensa solitamente, Halloween si festeggia da tempi immemori anche in Italia. Per cui tutto sommato è una tradizione che ci appartiene e non una mera imitazione del modello americano. Quali sono le testimonianze che ci permettono di fare simili affermazioni?
Esatto, ne parliamo nel proprio libro e stiamo pensando ad un progetto più ampio proprio su questo argomento. Le testimonianze sono innumerevoli e sono diverse per ogni regione (e spesso località) d'Italia. La cosa bella è che questo tipo di testimonianze (di cui trovate esempi qui) ci vengono date dai fan della nostra pagina e hanno quindi un grosso valore perché arrivano dalle loro esperienze dirette o da quelle di genitori e nonni!
Come è vissuta, secondo voi, la festa di Halloween nel mondo contemporaneo? Quali sono i pregiudizi cui incorre?
Halloween oggi è vissuta in tre diversi modi: con gioia e partecipazione, con totale indifferenza o con odio e paura.
l'indifferenza e i sentimenti negativi di paura e odio sono dovuti a mancanza di informazioni corrette e a volte, purtroppo, a superstizioni che fanno invidia a quelle medievali. I pregiudizi più comuni, come accennato in una risposta precedente, sono - nel migliore dei casi - che Halloween non appartenga alla nostra cultura, perché molti pensano sia una celebrazione americana; nel peggiore dei casi si scomodano Satana, demoni e compagnia. Purtroppo c'è chi crede ferocemente a queste cose e pensa che anche solo vestendosi e facendo dolcetto o scherzetto si dia potere alle forze del male sulla propria anima.
Qual è la psicologia che si cela entro tale festività?
Halloween, sin dall'antichità, quando era conosciuta con altri nomi a seconda delle zone d'Europa, è sempre stata una celebrazione per ricordare i morti, ma anche la nostra mortalità ed è anche un modo per esorcizzare le proprie paure. I travestimenti aiutano proprio in questo ed è concorde il mondo della psicologia. Ai tempi dei Celti, c'era paura che tra gli spiriti dei cari che venivano a trovare i vivi durante Samhain ci fossero anche spiriti maligni: si vestivano quindi da spiriti maligni, in modo da spaventarli e confondersi tra essi, quindi in modo da sentirsi più sicuri. Nel medioevo c'era una paura folle del diavolo e dei demoni, quindi si vestivano in questo modo e così via...
Oggi spesso i bambini si vestono proprio da ciò che gli fa più paura e si sentono più sicuri e coraggiosi!
A quale target di lettori si rivolgono i vari autori del libro?
Il nostro libro è adatto a tutti dall'adolescenza in su, non ci sono limiti! È scritto in modo semplice, chiaro e scorrevole. Volevamo proprio che fosse leggibile da più persone possibile.
'Le vere origini di Halloween' sarà l'unico libro sull'argomento oppure ve n'è un altro in cantiere?
Ci piacerebbe in futuro ampliare la libreria del progetto... vedremo :)
Grazie mille per l'intervista e complimenti per il vostro libro!
Marianna Visconti
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