Casa editrice: Rizzoli
Genere: Narrativa per ragazzi (+10 anni)
Anno di pubblicazione: 2019
Formato: Copertina rigida, 237 pagine.
ISBN: 978-88-17-14156-7
Prezzo: € 16,00
Trama:
Cosa faresti se un giorno tuo fratello maggiore, il tuo idolo, la tua roccia, annunciasse di non chiamarsi piรน Jason ma Jessica? Di essere una ragazza e di essersi sempre sentita tale? ร quello che succede a Sam, tredici anni, proprio quando l'adolescenza comincia a bussare alla porta, tra nuove amicizie e possibili amori. Il mondo per Sam si capovolge di colpo: non solo il fratello non รจ piรน lo stesso, quel fratello cosรฌ popolare con le ragazze e cosรฌ bravo a calcio, ma neanche i suoi genitori sono le persone aperte e tolleranti che lui ha sempre creduto di conoscere. Un romanzo che con empatia ma anche leggerezza e ironia racconta la difficoltร e l'importanza di accettare l'altro, sempre.
Perchรฉ ne consiglio la lettura?
Cosa faresti se un tuo familiare un giorno ti comunicasse che il corpo con il quale รจ nato, in realtร , non gli appartiene? Da questo interrogativo prende avvio l'intreccio del romanzo, snodando ogni aspetto psicologico e sociale inerente alle questioni di genere.
Il punto di vista della vicenda non รจ, perรฒ, quello di Jason, ossia di chi vive la questione in prima persona, bensรฌ รจ di Sam, suo fratello minore:
โณ๐พ ๐พ๐๐โฏ๐โฏ๐๐๐๐๐ถ ๐๐ถ๐ธ๐ธโด๐๐๐ถ๐โฏ ๐โฏ ๐น๐พ๐ป๐ป๐พ๐ธโด๐๐๐ถ՝ ๐น๐พ ๐๐ ๐๐ถโ๐ถ๐๐โด ๐ถ๐๐โฏ ๐
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(John Boyne)
L'originalitร , di tale prospettiva sulla vicenda, consiste nel fatto che il lettore riesce a calarsi sia nei passi di chi sperimenta tali difficoltร , che di chi gli sta accanto.
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Certe volte ci risulta estremamente facile giudicare, a prescindere dal punto di vista sulla questione: da lettrice non ho simpatizzato immediatamente con la famiglia di Jeson, che sembravano piรน attenti alla loro reputazione e alla loro carriera politica piuttosto che al benessere del loro primogenito. Sono rimasta sconcertata quando, dopo aver appreso la notizia, hanno reagito proponendo soluzioni mediche estreme, ponderando persino l'idea dell'elettroshock.
Ma ciรฒ che ci insegna questo romanzo รจ che non occorre avere pregiudizi in alcun senso, ma bisogna semplicemente fermarsi e capire... capire che ogni persona possiede una propria forma mentis e una propria sensibilitร e, quindi, ha bisogno dei propri tempi per comprendere e accettare. ร ovvio che ognuno di noi si aspetterebbe immediatamente una reazione piรน pacata e aperta alla questione e, sinceramente, dal mio punto di vista sarebbe l'approccio piรน auspicabile. Ma, come giร detto, ogni persona รจ differente dalle altre e l'importante รจ che alla fine capisca... ed รจ questo il messaggio che il romanzo trasmette!
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I personaggi che ho piรน adorato di tale romanzo sono: l'eccentrica ma comprensiva zia Rose e l'allenatore O'Brien. Quest'ultimo, seppur alleni una squadra calcistica, รจ scevro da qualsivoglia pregiudizio; infatti, la sua unica preoccupazione in merito alla vicenda รจ che Jeson continui a giocare a calcio, perchรฉ bravo ed il calcio รจ piรน importante! Che rilevanza hanno gli stupidi pregiudizi dei compagni di squadra o le lettere di lamentela dei genitori? Jeson รจ bravo e deve assolutamente giocare, nel suo privato puรฒ prendere le decisioni che si sembrano piรน opportune... scelte che appartengono solo a lui e a nessun altro.
'Mio fratello si chiama Jessica' ci recconta anche del bullismo scolastico e di quello mediatico, di persone che per un verso ti adulano e per un altro, appena ti volti le spalle, ti pugnalano... ci racconta il peggio che una societร puรฒ offrirci per rispondere a tali nefandezze con coraggio, delicatezza, sentimento e ragione.
Da un punto di vista vista stilistico il romanzo si presenta fluido e scorrevole, nel quale la componente dialogica sovrasta, senza annientarla, quella descrittiva. Il lessico utilizzato รจ adatto alla fascia d'etร di riferimento e, ciรฒ che ho ulteriormente apprezzato, non vengono utilizzati sproloqui, i quali vengono a volte intesi mediante ironici giochi di parole che cancellano ogni forma di volgaritร strappando un sorriso al lettore.
Personalmente ho molto apprezzato 'Mio fratello si chiama Jessica' e credo che sia una lettura piacevole e formativa, che bisognerebbe fare giร nei banchi di scuola.
Marianna Visconti
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