Autore: Daniele Pozzi
Titolo: Omar dei corvi
Casa editrice: Albatros
Genere: Romanzo Fantasy / psicologico
Targhet: All
Anno di pubblicazione: 2019
Formato: Ebook/ Cartaceo, copertina flessibile, 454 pagine
Trama:
Omar dei Corvi è un romanzo con due parti scisse e diverse appendici, che si fondono indissolubili a formare un’architettura circolare, dove tutto comincia laddove finisce. Un viaggio di Rinascita quello che porta con sé Omar, che passa attraverso le paure di bambino e i dèmoni di tutti, a marcare il sentiero dell’uomo nuovo. La battaglia per decontaminare l’anima è solo l’inizio. Combattimenti epici e poesia si alternano in uno struggente lirismo nella prima parte, poi il sonno e il risveglio. Gli strumenti tutti trovano il posto loro, il giovane Omar è pronto a riportare il mondo laddove era. La luce si fa faro a illuminare una parte seconda nuova e antica, straniata e possibile, reale e visionaria. Così il Risvegliato, il Santo con il suo contraltare, il Premier, l’Usurpatore, si rincorrono in una danza dai mille passi. Figure pesanti e leggere, come le “cavie” di un mondo futuristico, di una Roma autocratica e distopica, della rivoluzione tecnologica, fanno eco al “difetto” dell’uomo, in un puro divertissement letterario. Tutte le corde vengono tese facendo saltare a ritmo ogni attore in scena. Un quadro d’Apocalisse si delinea a tinte nette, per farsi carico della vita di chi non conosce più il proprio bisogno. L’universo ha sempre leggi ben diverse da quelle dell’uomo, persino di un Premier e il suo delirio d’onnipotenza. “Solo ciò di cui hai bisogno” il salmo della Purificazione, il linguaggio primigenio di un Pianeta che grida forte il suo scempio. Un finale esplodente in cui Luce e Buio si sovrappongono. Delicatezza, passione, lirismo, questi gli ingredienti di un sentire immaginifico e musicale, che non perde mai l’incanto, che attraversa come filo rosso la trama di queste pagine. Emozioni dense dirompono a scalfire resistenze verso la Verità, qualunque essa sia.
Incipit:
Dare un nome alle proprie paure spesso aiuta ad esorcizzarle. C'è chi comincia a chiamare con vezzeggiativi gli animali più cattivi della terra, quelli della Paura; c'è chi parla con i propri incubi più torbidi; c'è chi dona un nome al Buio, o all'Uomo Nero persino.
Omar aveva imparato dal nonno a dare un nome a ciò che lo spaventava di più: i propri disturbi.
Era un bambino buono, profondo come la notte sugli oceani, tanto che neppure lui sapeva quanto, ma, come molti ragazzini della sua età, possedeva piccole eccentricità.
Note biografiche sull'Autore:
Daniele Pozzi è nato a Roma nel 1969, laureato in Economia a La Sapienza di Roma, con una tesi su telelavoro, economicità e impatto ambientale. Prima di Omar dei Corvi ha scritto Asintoto (Il Filo Edizioni, 2007), premiato al XXV Premio Firenze al salone dei Cinquecento e tra gli “Scelti per Voi” di Feltrinelli, Racconti pubblicati su Enzimi di “Estate romana”. È anche pittore, i suoi quadri sono stati esposti a Milano, Parigi, Napoli, Roma in mostre collettive e gallerie d’arte.
Marianna Visconti
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