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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Le interviste di Lego et Cogito: Tommaso Gallo


Cari lettori, benvenuti al consueto appuntamento de 'Le interviste di Lego et Cogito'. L'intervistato della settimana, e il primo dell'anno, è Tommaso Gallo, un autore che sta cercando di pubblicare il suo primo romanzo in crowd-funding con Bookabook. Buona lettura. 


Ciao Tommaso, presentati alla nostra community e parlaci un po' di te. 

Ciao a tutti! Sono un laureato in Storia che da più di 4 anni lavora in ambito amministrativo a Milano. Nel tempo libero guardo serie TV e film, gioco ai videogame e leggo libri e fumetti. Negli ultimi anni ho avuto modo di viaggiare, per lo più in Europa, ma non solo. Da pochi mesi ho scoperto l’arrampicata, sport che mi ha conquistato. 

Quando è nato in te l’amore per la scrittura?

Ho iniziato a scrivere all’inizio del liceo. Leggevo soprattutto fantasy, per cui hanno iniziato a frullarmi in testa racconti di questo genere. 
In quel periodo e successivamente, ho anche riempito pagine di quaderni con pensieri e annotazioni su quanto mi accadeva. Ho scoperto così quanto tenere un diario riesca ad aiutarmi a svuotare la mente e a farmi stare meglio.

C'è un autore al quale ti ispiri particolarmente?

Uno in particolare no, però chiaramente ho assorbito quanto ho letto in tutti questi anni. In primis Tolkien, imprescindibile per chi scrive fantasy. Poi sono cresciuto leggendo Clive Cussler e Valerio Massimo Manfredi, Yukio Mishima e Jack Kerouac. 

Attualmente con il tuo libro 'Efemenide' stai facendo una campagna in crowd-funding con bookabook. Perché hai scelto di tentare di pubblicare in questa soluzione? 

Innanzitutto perché avevo in mente l’idea di fingere di ritrovare un manoscritto. Ho voluto sperimentare questa idea del racconto nel racconto.
Però ho capito che il rapporto diretto con il potenziale lettore passa dalla verità. Per questo ho iniziato a raccontare cosa significhi veramente Efemenide: è il racconto di un viaggio di crescita, della ricerca della verità sulla realtà delle cose.

Di cosa parla il tuo romanzo? Dove è ambientato? 

È ambientato in un mondo parallelo, sull’isola di Sofiel, terra abitata dagli eumi, una specie antropomorfa, eternamente giovane e dotata di particolari abilità.
Il millenario Impero di Feundor è appena crollato per crisi interne e per l’attacco dei nomadi bruoriani. Il guerriero Bregar, che nell’Impero aveva un ruolo simile a un primo ministro, vagabonda nel caos generatosi, nascondendo la propria identità. 
L’incontro con Silena distrugge l’isolamento in cui si era relegato, e lo spingerà a intervenire in maniera diretta per aiutare una famiglia oppressa. Ciò metterà in moto una serie di eventi che costringeranno Bregar ad affrontare nemici e fantasmi di un passato che vorrebbe dimenticare. 

Parlaci un po' del personaggio di Bregar... chi è e come si evolve all'interno del romanzo? 

Bregar è cresciuto in una famiglia nobile caduta in disgrazia durante una guerra civile. Ha vissuto la sua vita combattendo nell’esercito, facendo fatica a stabilire legami sinceri. Peleniom è uno dei pochi con cui stringe un vero rapporto di amicizia. I due sono uniti dal desiderio di riportare ordine, stabilità e pace nell’Impero. Per questa ragione iniziano l’ennesima guerra civile che porta Peleniom sul trono e rende Bregar primo pléfore. Il crollo dell’Impero vanifica i loro sforzi. 
All’inizio di Efemenide, Bregar è distrutto: vaga senza pace nella terra in cui è nato e in cui ha combattuto, incapace di abbandonarla, nonostante le esortazioni di Silena a cercare una nuova casa. La volontà distrutta, Bregar si nasconde da un mondo che lo crede morto.
È in bilico sul ciglio della follia e della perdizione, al bivio tra la strada della speranza, irta di difficoltà, e la facile via della disperazione e della rassegnazione. 
Le vicende e gli avversari che dovrà affrontare durante il racconto lo costringeranno a scegliere quale delle due strade imboccare. 

Nel scrivere 'Efemenide' hai tratto ispirazione da certi eventi che ti sono capitati in prima persona? Se sì, in quale misura? 

Per risponderti devo distinguere due piani.
Da una parte vi è la trama generale di Efemenide. Dall’altra vi sono le singole scene.
Ho concepito la trama gradualmente, per poi sistemarla a tavolino prima di iniziare a scrivere concretamente. A posteriori mi sono reso conto di come il viaggio di Bregar sia stato il mio viaggio, ma soprattutto di come Bregar sia diventato l’immagine che ho di me.
Inoltre, le mie vicende personali mi hanno permesso di capire e di descrivere meglio le dinamiche dei personaggi. Di rendere più dibattuti i dialoghi. Di rendere più concrete le scene.
Esemplificativo è il brano di anteprima che c’è su bookabook: è una scena in cui Bregar, ubriaco, pone a Silena una domanda che lo angoscia: cos’è la vita? Nello scrivere questa scena ho riadattato un episodio successomi, ma soprattutto la domanda di Bregar è stata ed è innanzitutto mia. 

Vi sono lettori che trovano alcuni romanzi Fantasy troppo uguali ai propri modelli di riferimento e, per questo motivo, sono ripetitivi e monotoni. Qual è il tuo pensiero, in quanto autore fantasy, a tal proposito? 

La ripetitività è certamente un rischio. Soprattutto se ci si rifà esplicitamente ad un unico autore. 
Io come lettore spazio tra più generi. Fatto che influenza chiaramente anche la mia scrittura, non ispirata in maniera esplicita a un solo autore o un solo genere. 
Semplicemente, avevo una storia e dei personaggi da raccontare, che in questo caso si esprimevano al meglio nel genere fantasy. 

Hai progetti per il futuro?

Mi piacerebbe recuperare il primo romanzo che avevo scritto, ambientato sempre nello stesso mondo, riscrivendolo da capo, così da riprendere e ristrutturare il personaggio di Senesio, da cui in fin dei conti è nato tutto il mondo di Sofiel.

Se siete interessati a 'Efemenide', vi lascio il Link della campagna di Bookabook:
http://bit.ly/bookabook-efemenide

Marianna Visconti



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