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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Recensione: Dante e la tartaruga di Vincenzo Spinelli



Scheda libro 


Casa editrice: Il seme bianco
Anno di pubblicazione: 2019 
Genere: narrativa
Target: + 16
Formato: Brossura, 127 pagine
Codice ISBN: 978-8833611860
Prezzo: € 12,90

Trama:


Dante e la Tartaruga è la storia contemporanea (e folle) di due innamorati che vivono nella periferia bolognese. Stanchi di condurre un’esistenza ai margini della società ed esausti di vacillare perennemente sulla soglia della povertà, decidono di commettere un omicidio per appropriarsi del patrimonio della ricca e odiosa signora Scalpini, così da poter poi rilevare la libreria Shakespeare and Company di Parigi. Il protagonista, Dante Chitano, da anni sogna di fare lo scrittore ed Elena Bugetti vorrebbe soltanto vivere serenamente insieme a lui. Riusciranno, al termine di questa avventura surreale e rocambolesca, a coronare i loro sogni?

Perché ne consiglio la lettura?


Cosa sareste disposti a fare per sbarcare il lunario? Dante Chitano ed Elena Bugetti escogitano un piano non proprio legale e morale per risolvere tutti i loro problemi: uccidere l'acida e ricca signora Scalpini.

Le cose hanno iniziato ad andare a puttane quando i ricchi hanno iniziato a risparmiare a più non posso, perché in questo modo non girano più soldi per i poveri, che diventano sempre più poveri. 

Eppure i due non hanno le caratteristiche rintracciabili negli/nelle assassini/e. Dante è una persona alquanto particolare, che incarna il detto "genio e sregolatezza": beve, fa uso di droghe, ha una strana ossessione per i poster degli scrittori e di tanto in tanto "parla" con loro. La sua esistenza non è stata delle più semplici, poiché fin da piccolo è stato costretto a dolorosi addii, ma adesso la sua vita è votata interamente alla scrittura e alla sua amata. I suoi sono desideri semplici: vorrebbe diventare uno scrittore a pieno titolo e rilevare la "Shakespeare e Company" di Parigi. Elena, invece, è una donna dolce, paziente, lavoratrice e innamorata del suo compagno, sarebbe disposta a tutto pur di vederlo felice. 

Il piano di Dante ed Elena, perciò, non muove solo dalle necessità economiche che li affliggono, no. La coppia vede questo gesto come una vera e propria rivoluzione atta a sovvertire lo status quo, in nome della quale "da un punto di vista assolutamente distaccato come quello storico, non si può non accettare il fatto che la vecchia è per niente rilevante", se non per loro. 

Si potrebbe imputare loro che sognino una vita agiata senza troppi sforzi, ma in realtà le cose non stanno esattamente così, almeno secondo il mio punto di vista: Elena lavora per pochi euro al giorno presso la signora Scalpini, che la umilia costantemente; Dante, dal canto suo, ha fatto sempre lavori molto umili, che lo hanno sempre svilito e reso infelice. Se ci riflettete, questa non è una condizione cui versano molte persone? Chi ha la fortuna di avere un'occupazione, spesso si spacca la schiena per pochi soldi al mese, necessari appena per sopravvivere. Con questo non giustifico la "soluzione" che Dante ed Elena cercano di adoperare per svoltare, ma ritengo semplicemente che dietro questa storia vi sia una critica sociale, sulla quale occorrebbe riflettere per bene. 

Il testo è fluido e scorrevole, lo si divora subito. Il lessico adoperato è misto: si passa da forbite citazioni degne di nota ad un linguaggio abbastanza scurrile. 

Personalmente mi è piaciuto moltissimo, secondo me è una lettura fresca, surreale, ironica ma riflessiva da fare sotto l'ombrellone con un bel mojito in mano. 

Marianna Visconti 

Commenti

  1. Forse per l'ombrellone e un buon mojito toccherà aspettare, ma l'invito che ci fai può essere preso in considerazione adesso. Grazie per le motivazioni sociali che dai all'opera.

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    1. A tre metri di distanza si può 😊 un abbraccio cara 😘

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