Scheda libro
Casa editrice: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2017
Genere: Narrativa
Target: All
Formato: Brossura, 176 pagine
Codice ISBN: 978-8806239848
Prezzo: € 12,00
Quarta di copertina:
Una storia estrema in cui la maternità, l'amore e l'abbandono prendono corpo nella vita di una ragazzina di tredici anni, toccando corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. Un libro che ha fatto il giro del mondo.
Recensione:
Il libro inizia con il ritorno della protagonista alla casa natale, dopo ben tredicianni d'assenza e inconsapevolezza. La ragazzina senza nome, che per i lettori e le lettrici è semplicemente l’Arminuta (la ritornata), si ritrova così, dall'oggi al domani, catapultata in una realtà differente dalla quale era crescita fino ad allora: sdradicata sia dai suoi affetti, che dalle sue consuetudini e orfana di due madri viventi.
"L'Arminuta" affronta il doloroso tema dell'abbandono, in cui la protagonista viene abbandonata per ben due volte: la prima dalla madre biologica, di cui per tredicianni ha ignorato completamente l'esistenza, la seconda dalla madre de facto, che la riconsegna alla famiglia d'origine, secondo lo slogan pubblicitario "soddisfatti o rimborsati".
Ripetevo la parola mamma cento volte, finché perdeva ogni senso ed era solo una ginnastica delle labbra. Restavo orfana di due madri viventi. Una mi aveva ceduta con il suo latte ancora sulla lingua, l’altra mi aveva restituita a tredici anni. Ero figlia di separazioni, parentele false o taciute, distanze. Non sapevo più da chi provenivo.
L'abbandono da parte della madre è difficile da capire per una ragazzina alle porte dell'adolescenza. Sicuramente è una di quelle sofferenze che incidono sulla crescita della persona in questione, senza che essa si lenisca in alcuna maniera. Il vuoto, lasciato da tale abbandono, non verrà mai colmato del tutto: così persino la parola madre, pronunciata dalla bocca della protagonista perde il significato affettivo ed emotivo che prima l'accompagnava.
In compenso: L'Arminuta, in questa baraonda di eventi, ritrova una sorella, Adriana, con la quale condivide il letto e le giornate. Tra le due si crea un rapporto stretto, nel quale, nonostante le radicali differenze, entrambe si sentono responsabili l'una dell'altra.
Così, si tratta di un libro edificato su grandi temi: l’incapacità di essere madre fino in fondo; il divario fra miseria e benessere; la cultura e la sua capitale importanza; infine, la sorellanza e l’amicizia, che sono fonte di conforto e salvezza contro la solitudine e l’abbandono.
Attraverso una prosa pulita, precisa e diretta, Donatella Di Pietrantonio snocciola un intreccio che cattura l'attenzione fin dalla prima pagina, tratteggiando emozioni, colori, rumori e sapori del paesaggio abruzzese, la cui bellezza incanta del tutto i lettori e le lettrici.
Sicuramente è una delle letture più belle nelle quali mi sono imbattuta ultimamente.
Marianna Visconti
Grande Marianna. Bellissima recensione
RispondiEliminaLe.tue parole toccano nel profondo. Lo metterò tra i libri da acquistare.Grazie
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