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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Blog-tour sensoriale: Una notte ho sognato New York di Piero Armenti



Scheda libro:

Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2020
Genere: Novel varia
Target: All
Formato: Brossura, 216 pagine
Codice ISBN: 978-8804724995
Prezzo: € 18,00

Trama:

"Ho capito che dovevo partire. Andare lontano, oltre qualsiasi luogo conosciuto. Non bastava Milano, neanche Londra o Parigi. Dovevo metterci un oceano di distanza tra me e la vita. L'ho capito all'improvviso, mentre ero sdraiato in veranda, con gli occhi al cielo e le stelle sopra di me. Dopo qualche secondo il risultato era davanti a me: 'Complimenti, hai acquistato il tuo biglietto per New York'." Questa è la storia di un ragazzo come tanti, che ha appena finito l'università e non sa cosa fare della sua vita. Però di una cosa è sicuro: quando di notte abbraccia la sua fidanzata, in realtà pensa solo a New York. Un ragazzo che ha voglia di vivere, ha voglia di libertà. E New York per lui è libertà totale: è incontri inaspettati con persone diverse e insolite, è fare colazione con un bagel e non con il cornetto, preferire dei tacos alla pizza, non notare le stranezze della gente perché ti sembrano normali. Ma soprattutto New York è le luci dei grattacieli che sembrano stelle, storie che si intrecciano e mille sogni che al mattino non si dimenticano. Del resto, tutto ciò che accade di importante nella vita di una persona, lì avviene dopo il tramonto. Anche se non è sempre oro tutto ciò che luccica. New York, infatti, può essere anche solitudine: con la sua fredda indifferenza costringe a guardarsi allo specchio, a fare i conti con le proprie radici e con ciò che è veramente importante. Il protagonista di questo romanzo lo scoprirà sulla sua pelle: scegliere la famiglia, le sue origini, o il suo futuro, rinunciare agli affetti o cercarne di nuovi, tornare in Italia o vivere in America. Piero Armenti, in questa storia itinerante, in cui la città non è solo uno sfondo, ma un personaggio vero e proprio, ci prende per mano e ci guida in lungo e in largo per le strade trafficate di New York, scoprendone i volti più nascosti e i luoghi più suggestivi (raccolti in una mappa alla fine del libro). Un romanzo che vi farà sognare e vivere in tutti i suoi aspetti la città che non dorme mai.

Se fosse una pianta o un albero...

Piero, il protagonista di "Una notte ho sognato New York", è ragazzo di appena 24 anni, che ha un'incredibile voglia di vivere e un forte desiderio di libertà. E per lui, New York rappresenta tutto questo.

Mi sentivo come un cavaliere errante del medioevo in cerca di nuove avventure. Io ero nato per andare via, e stavo solo inseguendo il mio cammino.

New York, per Piero, è grandezza, varietà, ma anche solitudine. Fin dal suo arrivo nella grande mela si ritrova catapultato nelle sue contraddizioni. Sì, perché NY cambia le persone: là non si deve mai chiedere agli altri nulla di personale, non bisogna mai lamentarsi e la gente non prende mai il caffè per scambiare quattro chiacchiere in maniera disinteressata, casomai tutto ciò rientra in fugaci incontri lavorativi.

Ciononostante, New York è anche: incontri inaspettati con personalità davvero sui generis; fare colazione con un bagel, anziché con il cornetto; prediligere i tacos alla pizza; non fare caso alle particolarità della gente perché lì ogni stranezza è normalità. Ma soprattutto New York è un puzzle luminoso composto da mille storie che si incastrano fra loro, dove ogni cosa degna di nota avviene solitamente dopo il tramonto.

Essere liberi significa avere davanti a sé mille possibilità, mischiarsi con persone diverse, poter scegliere.

Il nostro protagonista, perciò lasciando le campagne del Cilento per le stelle della Grande Mela, è come se nascesse per una seconda volta. Per questo motivo, se Piero fosse un albero o una pianta sarebbe un Mandorlo: simbolo della rinascita e della speranza grazie al suo immediato fiorire con l'arrivo della primavera.

E con il suo arrivo a New York, Piero vive sulla sua stessa pelle tale primavera!

Se vi è piaciuto questo accostamento sensoriale, vi invito a visionare le altre tappe del tour:

Leggere e Rileggere, Se fosse un vino...

Read and play, Se fosse musica...

Chili di libri, Se fosse un animale...

E da domani:

Il lettore medio, Se fosse un quadro

Marianna Visconti


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