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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Riflessioni su Turgenev



Cari lettori e Care lettrici,
Nell'articolo di oggi sto per parlarvi di Turgenev e di due suoi racconti lunghi: Primo Amore e Canto dell'amore trionfante. Entrambi trattano dell'amore impossibile, analizzato da angolazioni differenti. 

Mi sono approcciata a quest'autore per la prima volta, grazie al gdl #unitidallalettura ideato da Giorgia Negrini (che su Instagram troverete @leggere_e_rileggere), e devo dirvi che mi è piaciuto moltissimo. 

Ciò che sto per proporvi non è una recensione in senso stretto, piuttosto una riflessione sulle opere... il perché di questa scelta? Beh, quando si tratta di classici non mi sento a mio agio nel proporre dei giudizi, insomma se un classico, come sostiene Italo Calvino in "Perché leggere i classici", é "un libro che si configura come equivalente dellʹuniverso, al pari degli antichi talismani", come lo si può definire come "bello" o "brutto"!? No, non si può. Riprendendo sempre le parole di Calvino:

I classici sono libri che esercitano unʹinfluenza particolare sia quando sʹimpongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale.

Ergo: come tali bisogna trattarli! Per cui mi sembra molto più onesto proporvi una mia riflessione personale in merito. Ma adesso, bando alle ciance e passiamo alla ciccia!

Note biografiche sull'autore


Ivan Turgenev nacque a Orël nel 1818. Ebbe una formazione umanistica trasversale: in Russia si specializzó in letteratura russa e filologia e in Germania studió filosofia, con Hegel, e storia. Nel 1879 ricevette la laurea ad honorem in legge dall'Università di Oxford.  

Fu un intimo amico di Gustave Flaubert, tanto che "Canto dell'amore trionfante" fu dedicato alla sua memoria, e nel 1857 concesse un prestito a Tolstoj, che aveva perso tutto al gioco d'azzardo; lo stesso fece anche con Dostoevskij. 

Tra le sue opere più note si ricordano: Memorie di un cacciatore (1852) e Padri e figli (1862). 

Morì a Bougival, vicino a Parigi, nel 1883.

Primo amore


"Primo Amore" di Ivan Turgenev fu pubblicato nel 1860. Racconta la vicenda dell'innamoramento di un adolescente, Vladimir, per la bella e civettuola Zinaida, sua vicina di casa, che assurge a simbolo dell'eterno femmineo. Quest'ultima ha molti pretendenti che le girano attorno, a cui non sembra, però, particolarmente interessata. Ciononostante Zinaida è già innamorata di qualcuno, che altri non è che il padre dello stesso Vladimir. 

Vladimir viene descritto come un ragazzo mite e candido, la cui ingenuità si scontra con il destarsi dei sentimenti suscitategli da Zinaida, al cui cospetto appare docile e sottomesso. 
Zinaida, d'altro canto, appare come una fanciulla particolarmente bizzarra, capricciosa ed estrosa, che ama giocare con i suoi pretendenti ai quali il suo cuore resta inaccettabile. 

"Primo amore" è un racconto spirituale e psicologico, la cui scrittura asciutta, ma evocativa, sembra attraversata da segnali inconsci; infatti, nel caratterizzare il personaggio del padre pare che Turgenev si sia basato sul suo. È una storia dolce e tormentata nello stesso tempo, la cui vicenda ha dei risvolti amari. 

A differenza degli altri scritti di Turgenev, "Primo amore" non aveva un background  "sociale", per cui non ebbe particolare successo, seppur tratteggi in maniera fedele la quotidianità della Russia degli anni '30 del XIX. 

Canto dell'amore trionfante 


"Il canto dell'amor trionfante" di Ivan Turgenev è stato pubblicato nel 1881. È ambientato in Italia, in particolare a Ferrara ai tempi dell'Ariosto.

I protagonisti del racconto, Muzio e Fabio, sono amici d'infanzia, entrambi ricchi e affascinanti: il primo appare tenebroso e malinconico, mentre il secondo sembra un tipo comunicativo e solare. Tutto sembra procedere per verso giusto fin quando non si innamorano della bella e timida Valeria, conosciuta in una festa cittadina. 

Entrambi decidono di dichiararsi a lei, avendo, però, prima stabilito che chi dei due fosse stato respinto si sarebbe ritirato senza se e senza ma. Valeria, sotto il suggerimento della madre, accetta la corte di Fabio, rifiutando Muzio. Così Valeria e Fabio si sposano, mentre Muzio, col cuore ferito, decide di lasciare la patria. Il loro è stato un matrimonio felice, nonostante la mancanza di eredi e la morte della madre di Valeria. 

Tutto sembra filare, fin quando Fabio non incontra Muzio per caso, rientrato in patria dopo cinque anni. Fabio, felice per aver rivisto l'amico, lo invita a trasferirsi da lui che, a sua volta, accetta di buon grado. Ciò che Fabio non sapeva è che Muzio, nel corso degli anni, ha covato una forte e cupa passione per Valeria, che sta per trovare la sua folle manifestazione in strani riti magici, appresi durante i suoi viaggi in Oriente. 

"Il canto dell'amore trionfante" è una storia esotica, sia per l'ambientazione nella Ferrara del '500, sia per i viaggi in Oriente di Muzio, ma anche perché tratta di magia nera. Nonostante l'intenzione da parte di Turgenev d'imitare la novella italiana rinascimentale, il racconto non è privo di evocazioni tipicamente russe. Ciononostante, per ambientazione e tematiche, tale opera è vicina alle istanze del romanticismo e al romanzo gotico. 


Marianna Visconti 

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