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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Recensione: Lessico famigliare di Natalia Ginzburg

 


Scheda libro

 

Casa editrice: Einaudi editore

Collana: Super ET

Anno di pubblicazione: 1963 (prima edizione) 2014 (quinta edizione)

Genere: Narrativa/raccolta di memorie 

Target: All

Formato: Brossura, 246 pagine

Codice ISBN: 978-88-06-21929-1

Prezzo: € 12,00


Quarta di copertina:


"Lessico famigliare" è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e più duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: "Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire 'Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna' o 'De cosa spussa l'acido cloridrico', per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole". 


Recensione:


"Lessico Famigliare" lo si potrebbe definire come un libro di memorie, in cui l'autrice, resistendo ad abbandoni emotivi e autobiografici, si tiene in disparte. Natalia Ginzburg, attraverso una narrazione asciutta, senza fronzoli, ripercorre la storia della propria famiglia. 


Il filo conduttore di tale racconto, privo di alcuna pretesa cronachistica, è il "frasario" di famiglia, parole e modi di dire coniati prevalentemente dai genitori dell'autrice, in cui ritrova se stessa e tutte quelle persone con cui ha condiviso buona parte della propria esistenza:


Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando ci incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti o distratti, ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase: una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte nella nostra infanzia. 


E così, attraverso questo filo conduttore, Natalia Ginzburg, tratteggia il ritratto di una famiglia decisamente singolare, ebraica e dichiaratamente antifascista. Una famiglia itinerante che ha vissuto un po' ovunque, ma che ha trovato la propria fissa dimora a Torino. Ed è proprio agli anni torinesi cui sono legati i ricordi più cari dell'autrice, seppur sia nata a Palermo. Ma di quel periodo viene raccontato poco e nulla, poiché l'autrice ha dovuta lasciare la Sicilia da piccolissima. 


In "Lessico Famigliare" vi ritroviamo anche personaggi esterni alla famiglia, ma intimi all'autrice, fra cui: Balbo, Cesere Pavese, il primo marito, Leone Ginzburg, e Giulio Einaudi. Quest'ultimi vengono descritti con dovizia di particolari, non tralasciando nulla, perché nulla è irrilevante. 


In queste pagine, è possibile ripercorre, secondo il punto di vista dell'autrice, la nascita della casa editrice "Einaudi", pagine che, da amante della storia dell'editoria, ho trovato particolarmente emozionanti; ma anche gli anni del fascismo, della seconda guerra mondiale, delle campagne razziali e del dopoguerra. 


"Lessico Famagliare" vinse nel 1963 il premio Strega ed è tutt'oggi, secondo il mio punto di vista, una di quelle letture necessarie da fare almeno una volta nella vita. 



Marianna Visconti 




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