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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Recensione: Il Vento e il suo Campione di Giuseppe Vallerini

 


Scheda libro 


Casa editrice: Giovane Holden Edizioni 

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Narrativa - fantastico 

Target: All

Formato: Brossura, 180 pagine 

Codice ISBN: 978-88-3292-667-5

Prezzo: 15,00 €


Trama:


Un anziano signore si ritira in una abbazia. Il suo nome è William Walsh.

Trascorre le sue giornate passeggiando alle prime luci dell’alba, sbrigando quelle poche commissioni che l’età e la forza rimasta gli permettono e soprattutto scrive. Nel silenzio della sera riversa su carta la storia che ha vissuto lasciando che anche le persone che più gli sono state care in vita prendano voce tramite i suoi ricordi.

Le prime notizie di sé, che William riporta nel diario polifonico, sono che sua madre è morta da due anni e che il padre è stato accoltellato tanto tempo prima nei pressi del porto di Liverpool. La sua vita scorre monotona tra la biblioteca dove lavora e la casa di cura dell’Abbazia dove spinge la carrozzina a Eddie Smith, un uomo cinquantasettenne con il quale stringerà una forte amicizia. Lo sorreggono in questo suo percorso asfittico la fede e le sedute psicoanalitiche.

Una notte, dopo una rimpatriata fra vecchi compagni di liceo, per un attimo prova l’impulso di buttarsi da un ponte e farla finita, quando incontra un senzatetto che gli dona un ciondolo magico. In un lampo, William diventa il calciatore più forte di tutti i tempi. Una sorta di George Best: donne, alcool e macchine veloci. Come calciatore sarà ancora più forte. C’è solo un problema, William non è George e scoprirà presto cosa gli manca davvero: l’unica donna di cui era innamorato dalle superiori e l’amicizia di un paraplegico. Insomma, la storia di William Walsh è la storia su quel che rimane, una volta (dopo) aver avuto tutto.

Un romanzo sorprendente, generoso e intrigante.


Recensione:


Il protagonista del romanzo è William, un bibliotecario che nella vita non si è messo mai realmente in gioco, conducendo un'esistenza mediocre, decisamente al di sotto delle sue aspettative. Un uomo che, a causa della scarsa autostima, ha rinunciato alla donna dei suoi sogni. 

Non muovevo un dito per diventare ciò che desideravo. Ero malato. Una malattia silenziosa che mi consumava dall'interno. 

La sua vita, però, a un certo punto cambia radicalmente grazie a un incontro: un senzatetto che gli dona un ciondolo magico. Di colpo si ritrova a essere il calciatore più forte di tutti i tempi. 

"Il Vento e il suo Campione - la favola di William Walsh: ovvero come si diventa ciò che si è" è una specie di fiaba moderna, nella quale, di punto in bianco, la vita del protagonista cambia radicalmente, e sempre in meglio. È un libro che ci fa sognare e sperare nei miracoli, in un futuro migliore... in fondo chi non vorrebbe essere William Walsh? Ed è proprio in tale desiderio, così arcestrale e viscerale, che scatta il meccanismo d'identificazione, da cui scaturisce una sincera empatia con il protagonista. 

Dal punto di vista stilistico ho apprezzato il cosiddetto "abbattimento della quarta parete"; infatti, in alcuni punti del romanzo l'autore si rivolge direttamente al proprio lettore e alla propria lettrice. Inoltre, ci troviamo innanzi a un romanzo polifonico, in cui ognuno dei personaggi esprime in prima persona il proprio punto di vista. 

È un romanzo che vi consiglio? Decisamente sì. Nella sua leggerezza è un'opera che vi fa riflettere e sognare nello stesso tempo. 


Marianna Visconti 




Commenti

  1. Bellissima recensione come ti ho già detto di là mi sembra un libro meraviglioso.

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