Passa ai contenuti principali

In primo piano

Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

L'angolo dello scrittore e della scrittrice: La fiaba della buonanotte di Maria Eleonora Grandi

 


La fiabe della buonanotte 


Angelina viveva in una cittadina piccola piccola, nella quale ci si conosceva tutti e si era come in una grande famiglia allargata. I suoi occhi erano blu come il cielo e i suoi capelli chiari come il sole in primavera. Lei si stupiva delle piccole cose e passava i pomeriggi passeggiando fra i boschi. Aveva un cuore grande e pieno d’amore.


Purtroppo Angelina a volte si sentiva sola, poiché era venuta a mancare da poco sua nonna: non riusciva a rassegnarsi al fatto di non potere più ascoltare le sue fiabe della buonanotte. La mamma le diceva che la nonna, nonostante tutto, continuava a esserle accanto anche se non la vedeva. Così, Angelina trascorreva molto tempo a fissare il cielo, sperando che sua nonna a sua volta la guardasse da lassù. 


Una sera d'estate, mentre osservava le stelle, vide una stella cadente ed espresse il desiderio di rivedere per l'ultima volta la nonna. 


Il pomeriggio dopo, mentre passeggiava nei boschi, scorse una figura tra gli alberi che le parse familiare, così ci si avvicinò senza timore finché non capì di chi si trattasse: era sua nonnna. Allora Angelina le corse incontro mentre piangeva:


«Non piangere piccola mia»


«Mi manchi tanto nonna»


«Io ti guardo sempre da quassù piccola mia e ti starò sempre accanto».


«Ma vorrei poter parlare con te e ascoltare le tue bellissime fiabe della buona notte».


«Ogni sera, prima di andare a letto, prendi il grande libro marrone riposto in libreria: lì ci troverai tutte le fiabe che ti raccontavo ogni sera. Leggile, sarà come se te le raccontassi io», disse malinconica la nonna, «però adesso, mia cara Angelina, devo andare ma sappi che ti voglio e ti vorrò sempre bene». 


Detto questo la nonna l'abbracció calorosamente e poi sparì nel nulla. Angelina riusciva ancora a sentire il suo profumo, ma a sapeva che purtroppo non l'avrebbe più rivista e questo la rattristava moltissimo. Ciononostante fece tesoro delle sue parole e l'idea di poter andar a casa e leggere quel libro la faceva sentire più serena.


Così Angelina passò ogni sera a leggere le fiabe della buonanotte dal libro marrone della nonna e, nonostante la sua assenza, non si sentì mai più sola.


Maria Eleonora Grandi 

Commenti