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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Recensione: Come fiori che rompono l'asfalto. Venti storie di coraggio di Riccardo Gazzaniga

 


Scheda libro 


Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2020 

Genere: libri per ragazzi/e

Target: +10 anni

Formato: Brossura, 264 pagine

Codice ISBN: 978-8817148139

Prezzo: € 16,00


Sinossi:

I fratelli Scholl e i ragazzi antinazisti della Rosa Bianca; Franca Viola che, rifiutandosi di sposare il suo seviziatore, cambia le leggi sulla violenza di genere in Italia; Sandro Pertini, il Presidente ex partigiano e irriducibile combattente per i diritti dei cittadini; Marielle Franco e la sua battaglia in difesa delle donne e di tutte le libertà, pagata con la vita. Sono solo alcune delle venti storie di coraggio che, con il suo stile rapido e affilato, lo stesso che ha conquistato i lettori di "Abbiamo toccato le stelle", Riccardo Gazzaniga ci racconta, immergendoci nelle vite di donne e uomini straordinari che si sono opposti a soprusi e ingiustizie di ogni genere. Storie di ribellione pacifica nel nome di ideali più forti della paura; storie di persone che, facendo solo quello che "dovevano" fare, hanno salvato migliaia di vite; storie di fiori che, mentre rompevano l'asfalto, regalavano diritti e libertà fondamentali a tutti noi. 


Recensione:

Si tratta di un libro dal titolo evocativo, forte e d'impatto che, unito alla qualità degli argomenti trattati, può suscitare a primo acchito interesse. 


Ma è tutto oro quello che luccica? In parte sì e in parte no. 


Per prima cosa, parliamo dei pro: il libro è una raccolta di venti storie di personaggi che con il loro coraggio hanno contribuito a cambiare il mondo. Leggendone alcune, mi sono, tra l'altro, commossa. Nella fattispecie, mi hanno colpita le storie di Eddie Mado, Guido Rossa, Anna Politkovskaja, Franca Viola e Sandro Pettini: poiché ho sentito sulla mia pelle, vuoi per empatia vuoi per particolare interesse nei loro confronti, la forza del loro messaggio e la necessità delle loro lotte. 


Ho amato le illustrazioni di Pietro Macola, delle vere e proprie opere d'arte! E ho apprezzato particolarmente il linguaggio, fluido, scorrevole, asciutto ma pregno di quella componente emotiva che non guasta mai: la ciliegina sulla torta sono le frasi e parti di dialoghi in cui sono coinvolti i protagonisti, che servono a dare loro non solo un volto, ma anche una voce e dei pensieri concreti, palpabili e imperituri. 


Cosa non ho apprezzato? Purtroppo, ci sono stati brevi tratti del libro in cui l'autore è caduto in luoghi comuni oppure ha citato delle realtà che andrebbero contestualizzate. 


Ve ne cito due, tanto per farvi capire a cosa mi riferisco.


Il primo è tratto dal 4 capitolo, "Firmo io - Storia di Guido Rossa" (che paradossalmente è uno dei racconti che mi ha colpita di più, nonostante l'incipit mi abbia fatto storcere un po' il naso). 


Terrorismo. Di solito associamo questa parola spaventosa a paesi stranieri. Pensiamo ad azioni violente, omicidi, stragi mascherate con il pretesto delle motivazioni religiose." Speriamo che non succeda mai, in Italia" è quello che si è detto tante volte, non di rado con l'aggiunta di ulteriori riflessioni sul fatto che l'arrivo di extracomunitari aumenterebbe il rischio di terrorismo. "Con queste moschee, questi islamici, mica ci possiamo fidare" 


Il secondo esempio, invece, è estrapolato dal nono capitolo, "No - Storia di Franca Viola" (anche qui ho empatizzato con il personaggio, ma non ho particolarmente apprezzato giusto due cosine). 


Spesso sentiamo criticare - molto giustamente - quei paesi che prevedono e tutelano con leggi dello Stato condizioni di subordinazione della donna, alimentando enormi ingiustizie contro il genere femminile. Per esempio in Algeria, Iraq, Kuwait, Libia e Siberia, così come nei Territori palestinesi occupati, sono ancora in vigore norme che consentono il perdono, a vari livelli, dei responsabili di violenza sessuale su una donna, a patto che il violentatore poi sposi la sua vittima, riparando al torto compiuto


Per farla breve, avrei evitato di muovere le argomentazioni sulla base di pregiudizi che appartengono alla sfera degli adulti. Più che altro perché i bambini e le bambine potrebbero non analizzare tali brani con il giusto distacco critico. Sono temi sensibili e caldi, che vanno contestualizzati e trattati con le pinze a parer mio, e non accennati in maniera generalizzata e per questo fuorviante. Più che altro non mi sembra in linea con il messaggio di base del libro, tra l'altro degno di nota e lodevole. 


Per cui, nell'insieme, mi è piaciuto? Sì, ma  certi passaggi non li ho proprio apprezzati pienamente, ecco. Per questo motivo ne consiglio la lettura a un pubblico leggermente più adulto, che magari possiede le giuste chiavi critiche per poter contestualizzare tali esempi presi dal sentire comune. 


Marianna Visconti  

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