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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Recensione: La paziente 99 di Enrico Scebba

 

Spin-off sul Viale delle ombre

Scheda libro

Casa editrice: Self-publishing
Anno di pubblicazione: 2020
Genere: Thriller psicologico
Target: All
Formato: Brossura, 217 pagine
Codice ISBN: 979-1220074360
Prezzo: € 12, 99
Link d'acquisto: https://amzn.to/3kkoPW9

Trama:

Dopo aver tentato di uccidere i suoi genitori, Barbara Phoenix si risveglia in un manicomio criminale: il Saint Philippe. Una struttura di massima sicurezza da cui è raro essere dimessi, dove ogni detenuto perde il proprio nome e viene chiamato con il numero della cella di reclusione. Col solo desiderio di potere un giorno oltrepassare l’alto muro di cinta che la separa dalla libertà, la Paziente 99 trascorrerà la prigionia sforzandosi di non perdere del tutto il senno, cercando di farsi delle amiche e analizzando i motivi che l’hanno spinta a compiere quell’insano gesto. Ripudiata dalla sua famiglia, si aggrapperà alle uniche persone nell’istituto in grado di darle conforto: l’infermiera Emily, il dottor Duerf e il Paziente 77. Quest’ultimo, anziano e su una sedia a rotelle, all’apparenza fuori posto, sarà per lei portatore di preziosi insegnamenti, attraverso i quali la persuaderà a usare l’astuzia, prima di finire vittima dei soprusi del personale del manicomio, intenzionato a rinchiuderla in isolamento, luogo più temuto del Saint Philippe.Cosa succede realmente al suo interno? E cosa nasconde Barbara di tanto grave?Questo romanzo fa parte del ciclo letterario “Sul viale delle ombre” dello stesso autore.

Recensione:

La paziente 99 di Enrico Scebba è uno spin-off della trilogia Sul viale delle ombre, che si colloca cronologicamente fra il primo e il secondo volume, ossia fra La lacrima del principe e I tesori del Negromante, di prossima uscita.

Il libro nasce dal desiderio dell'autore di dare un passato a una delle protagoniste della saga: Barbara Phoenix.

La paziente 99 è dunque la stessa Barbara, la quale viene internata in un manicomio criminale, il Saint Philippe, dopo aver aggredito i suoi genitori. Perché Barbara compie questo insano gesto? Cosa si cela nella sua apparente follia? E soprattutto è un caso che si ritrovi rinchiusa al Saint Philippe? Oppure è stato architettato tutto ad hoc?

Questi e altri interrogativi rimarranno insoluti fino alla fine del libro, dando vita a una storia ricca di suspense e di misteri, che promette di tenere i lettori e le lettrici con il fiato sospeso fino all'ultima riga.

L'ambientazione del libro è tetra e oscura, quasi soffocante, arricchita da descrizioni vivide, incisive ed evocative. Il maniconio descritto da Enrico Scebba è un posto terribile, nel quale la fanno da padrone i soprusi, la propotenza e il delirio di onnipotenza: i pazienti sono solo dei numeri in balia dei loro capricci. Il tutto condito da un falso perbenismo e dalla cura maniacale di un giardino, che ne rappresenta uno specchietto per le allodole.

Gli unici spiragli di luce sono rappresentati da alcune personalità: l'incantevole e dolcissima infermiera Emily, il professionale ma compassionevole dottor Duerf e, infine, l'enigmatico e sapiente Paziente 77, al quale mi sono particolarmente affezionata.

Ciò che ho amato di più di questo libro è la capillare caratterizzazione dei personaggi, sia da un punto di vista psicologico che da un punto di vista fisico, ma anche l'intreccio della trama: accattivante e mai scontata.

Questa è la prima opera di Enrico Scebba che ho avuto il piacere di leggere e ne sono rimasta molto colpita: nonostante la sua sia una scrittura ancora acerba, è sulla strada giusta per divenire uno scrittore con la S maiuscola.

L'unica piccola pecca del libro risiede nell'impaginazione. Quest'ultima è stata curata dallo stesso autore ed è piuttosto approssimativa, con qualche  errore di vedove e orfane. Ciononostante, per essere stata la sua prima volta, non è tanto malaccio: sono sicura che la prossima volta sarà in grado di fare in lavoro magistrale.

Per cui ve ne consiglio caldamente la lettura, soprattutto se siete amanti del genere e preferite le storie che non si autospoilerano fin dal principio.


Marianna Visconti



Commenti

  1. Grazie per aver dato il tuo parere su questa mia opera che ho pensato di sviluppare come integrazione alla mia trilogia dal titolo "Sul viale delle ombre" e che non mi aspettavo avrebbe riscosso così tanto successo. 😍 La tua recensione è impeccabile come sempre e sono lusingato dalle tue parole. In più faró tesoro dei tuoi preziosissimi consigli. 🤗 Grazie ancora per esserti avvicinata alle mie opere. 🤗

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