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Recensione: Le notti dell'alchimista di Raffaele Longo
Scheda libro
Casa editrice: Giovane Holden Edizioni
Collana: Camelot
Anno di pubblicazione: 2020
Genere: Fantasy
Formato: Ebook, 72 pagine
Codice ISBN: 978-88-3292-650-7
Prezzo: 12,00 €
Link d'acquisto: https://amzn.to/3e9NwDV
Trama:
Tutto ha inizio in una fresca sera d'estate di fine sedicesimo secolo. Tra i campi poco distanti dall'antica città siciliana di Leontini, l'odierna Lentini, i due giovanissimi fratelli Girolamo e Vito Chiaramonte cercano di ritrovare il loro cagnolino, scappato da casa. Giunti nei pressi di un rifugio abbandonato, ove un tempo viveva un misterioso vecchio, Girolamo si spinge all'interno richiamato proprio dai lamenti della bestiola. Qui, rinviene alcuni misteriosi e antichi incartamenti che riportano le istruzioni per la realizzazione di una portentosa quanto leggendaria medicina. Vent'anni dopo, Girolamo si trova a Napoli ed è ormai un affermato alchimista, nonché inventore dell'Elixir Vitae, un efficacissimo medicamento. Una brutta notte, però, le carte che aveva ritrovato anni prima e che sono alla base dei suoi studi e delle sue pozioni, gli vengono sottratte dal Munaciello, un famigerato spiritello napoletano, estremamente dispettoso e ostile verso la città di Napoli e i suoi abitanti. Nulla ha, invece, contro il famoso alchimista ed è ben disposto a restituirgliele purché egli abbandoni la città. Girolamo gliene chiede conto e lo spiritello gli spiega i motivi di tal gesto nonché di ciò che si cela dietro il suo eterno tormento. Sulla scia delle parole del Munaciello, il siciliano ha l'occasione grazie al prezioso supporto della Bella 'Mbriana, di mettersi in discussione.
Recensione:
Le notti dell'alchimista è un racconto fantasy di Raffaele Longo, nel quale mistero, fantasia, folklore, leggenda e realtà storica si mescolano tra loro, dando vita a una narrazione decisamente suggestiva.
Il protagonista del racconto è Girolamo Chiaramonte, un personaggio realmente esistito, che ha vissuto a cavallo tra il ’500 e il ’600. Lo si conosce da adolescente, quando con il fratello Vito ritrova, per puro caso, degli incartamenti misteriosi in rifugio abbandonato a Leontini, per poi ritrovarlo, a Napoli, vent'anni dopo con il viso scavato e una barba folta e scura. Adesso è un guaritore affermato, che deve gran parte delle sue conoscenze proprio a quegli incartamenti ritrovati quella notte a Leontini. Ma a un certo punto, tutto ciò che costituisce la base del suo sapere, sparisce di colpo. Chi ha rubato gli incartamenti di Girolamo? Perché?
Lo stile del racconto è fluido e scorrevole, nel quale l'incalzante narrazione si alterna a momenti più riflessivi e introspettivi: infatti, l'autore caratterizza da un punto di vista psicologico i suoi personaggi in maniera capillare.
Inoltre, il libro raccoglie un messaggio davvero degno di nota, che sposta l'attenzione sulla qualità delle nostre azioni quotidiane e sul valore dei piccoli gesti.
Ho trovato la lettura del libro davvero gradevole, particolarmente adatta ai ragazzi e alle ragazze. Per cui ne consiglio la lettura, magari in compagnia dei vostri/e figli/e o dei/delle vostri/e nipoti.
Marianna Visconti
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