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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Recensione: La piccola Parigi di Massimiliano Alberti

Massimiliano Alberti

 

Scheda libro


Casa editrice: Infinito edizioni

Anno di pubblicazione: 2020

Genere: Narrativa

Target: All

Formato: Brossura, 206 pagine 

Codice ISBN: 9788868614645

Prezzo: 15,00 €


Trama:

Un omaggio a una delle tante perle che, nel corso della storia, la regina della Senna ha “nascosto” nei sobborghi di molte metropoli europee. Vicoli stretti, costruzioni basse e rustiche. Proprio come a Montmartre, nel grembo della bella e unica Trieste tante piccole case sorgono accatastate una vicina all’altra, in un’area che ricorda lo spirito Bohémien ma senza le notti del Moulin Rouge o de Le Chat Noir. Niente Cancan. Storie di sola gente e di gente sola, in questo luogo. Talvolta di andate e di ritorni. Di calzini appesi accanto al fuoco e di corti umide. Storia d’amore e d’amicizia. Di Lorenzo e di Marie Jeanne. Del matto Willy Boy e dei suoi “pen pen” urlati al cielo. Di Tullio e di Christian. Di gatto Benny e gatta Maria. Della Dea Incantatrice e Assassina: la Brown Sugar. Storia di mamma Rosalia. Di una carta da gioco appiccicata su di un muro in una viuzza nascosta. E di un rione ormai dimenticato fra nuovi e sovrastanti palazzi.

Benvenuti nella Piccola Parigi.


Recensione:


Questa "Piccola Parigi" mi fa sognare... É una vera favola! 


Come è successo a Brigitte Bardot, questa piccola Parigi mi ha fatto sognare. E non solo perché ho appreso dell'esistenza di un quartiere simile, per conformazione urbanistica, a quelli parigini in una città italiana, ma anche per l'amore e il senso di attaccamento che il protagonista prova nei confronti del proprio quartiere d'origine.


Il rumore della pioggia che s'infrangeva sui vetri della stanza mi fece venire il fremito di tornare nella mia piccola Parigi. 


Spesso e volentieri, se si nasce in una borgata malfamata, si tende a prendere le distanze da tale ambiente oppure ci si lascia andare insieme a tutto ciò che lo circonda. Questi due atteggiamenti sono incarnati, all'interno del libro, da Tullio e Christian. Il primo, dopo aver vinto una borsa di studio, si trasferisce a Bordeaux e ritorna molto di rado a Trieste, il secondo, invece, finisce con il drogarsi. 


Ma per Lorenzo Galante non è così. Nato e cresciuto a Corte Fedrigovez, il borgo più decadente del quartiere di San Giovanni, lui desidera diventare un architetto per riportare in auge la sua piccola Parigi e restituirle la dignità storica e culturale che le spetta. 


La sua non è stata una vita facile, poiché è stata segnata da una serie di mancanze, tra cui: l'assenza della figura paterna e l'amore non corrisposto di Marie Jeanne. Seppur abbia toccato il fondo varie volte, ha saputo rialzarsi portando avanti gli obiettivi che si era prefissato.


La narrazione è arricchita anche da ritrovamenti archeologici, quali la riproduzione in pietra del quartiere di San Giovanni e il manoscritto risalente all'epoca napoleonica, e dal racconto di alcuni dettagli storici davvero significativi. Il tutto espresso mediante uno stile fluido e scorrevole, che ne rende assolutamente piacevole la lettura. 


I gatti rappresentano una delle costanti del libro: presenti a vari livelli, possono considerarsi dei personaggi davvero essenziali nello svolgersi della vicenda. Tra l'altro, parte del ricavato della vendita del testo verrà devoluto in beneficenza al gattile di Trieste. 


Una gatta dal manto nero e lucido si strusció sulle mie gambe, mi guardò e poi proseguì nella sua misteriosa passeggiata. Mi girai di nuovo a guardare quel rudere. "Le Chat noir", dissi tra me e me, pensando d'improvviso alla famosa locandina con il gatto nero che si trovava molte volte in quei negozi che vendevano migliaia di articoli. Così, nel mio sogno folle, quella casetta sarebbe diventata Le Chat Noir della piccola Parigi. 


La piccola Parigi di Massimiliano Alberti è un'opera ben scritta e ciò che colpisce di più è la varietà di tematiche trattate, quali: l'amore, l'amicizia, il radicamento nelle proprie origini e la cura verso gatti. Ma cosa non meno importante, è capace di emozionare e lascia una traccia indelebile nell'animo di chi la legge. Per questo motivo ne consiglio assolutamente la lettura. 



Marianna Visconti 



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