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Recensione: Spezzate di J.E.S. Doyle

  Scheda libro: Casa editrice: Tlon edizioni Collana: Numeri primi Anno di pubblicare: 2022 Genere: Saggistica/Femminismo Target: All Formato: Brossura, 297 pagine Codice ISBN: 978-88-31498-65-4 Prezzo: 19,00 € Risvolto di copertina: Donne che sbagliano. Donne che crollano. Donne che, con la loro condotta, osano sfidare i limiti imposti da una cultura patriarcale. Donne spezzate dal morboso piacere di vederle fallire. È di queste donne che Jude Ellison Sady Doyle parla nel suo nuovo libro, Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano, esplorando il meccanismo perverso che stritola e soffoca le donne di ogni epoca. Da Charlotte Brontë a Miley Cirus, da Britney Spears a Hillary Clinton, Doyle ricostruisce l’ascesa e la caduta di queste donne esplorando il fenomeno sociale della trainwreck: il deragliamento dai binari del proprio ruolo che porta a perdere tutto ciò che si era ottenuto. Come già ne Il mostruoso femminile, questo saggio crudo e graffiante è anche un invito rivol

Le interviste di Lego et Cogito: Stefania D'Angeli

 

Come il vento sulla pioggia

Cari lettori e Care lettrici,

Benvenuti/e nell'angolo de "Le interviste di Lego et Cogito". L'ospite di oggi è Stefania D'Angeli, che ci presenta Come il vento e la pioggia, la cui opera è attualmente sotto la campagna crowd-funding con Bookabook. Buona lettura.


Ciao Stefania, presentati alla nostra community e parlaci un po' di te.

Sono nata a Roma 40 anni fa, mi sono trasferita nelle Marche da piccola, dove ho trascorso l’infanzia che tutti vorrebbero, in mezzo ai prati come Heidi!
Crescendo, quella campagna sperduta ha iniziato ad andarmi stretta, ma ci ho messo un po’ di anni (ed un lavoro orribile in fabbrica!) per capire che avevo bisogno di disintossicarmi. Ho piantato tutto e, pur di viaggiare, ho iniziato a lavorare come assistente turistica ed animatrice all’estero. Poi, l’Australia, dove sono arrivata con la convinzione di voler restare (e invece dopo 8 mesi sono tornata!), poi un progetto Leonardo (una sorta di Erasmus) che mi ha portata in Portogallo e mi ha fatta innamorare definitivamente del settore dell’accoglienza turistica. Così sono diventata receptionist: amo il turismo, il contatto con la gente. Ho un diploma di Liceo Linguistico e adoro viaggiare, soprattutto in camper: con i miei genitori negli ultimi anni ho fatto i viaggi più belli della mia vita, soprattutto perché, passando mesi senza vederci molto, il viaggio in camper è il nostro modo per ritrovarci. Amo la fotografia ed il trekking in montagna. Non mi spaventa rimettermi in gioco, l’ho fatto tante volte ed ogni volta ho pensato a cosa mi sarei persa se fossi rimasta ferma. Mi considero una pessimista positiva: pessimista perché vedo il bicchiere mezzo vuoto ma sono certa di trovare una bottiglia per riempirlo! Beh, ovviamente ho anche qualche difetto… ma adesso non mi viene in mente!


Quando è nato in te l'amore per la scrittura?

Da piccola avevo una fervida immaginazione… guardando molta tv, immaginavo storie. Le cercavo poi nei libri che leggevo ma non trovavo nulla, quindi un giorno, avevo 7 anni credo, ho chiesto a mia mamma di scrivermi la storia di una bambina che voleva fare la ballerina. Tornò a casa da lavoro con una “bozza” di 4 pagine: quella è stato il primo “racconto” che poi io ho scritto e modificato fino a 11 anni (mi ha accompagnata per tutte le elementari!). E niente, ero già innamorata ma non lo sapevo. Più crescevo, più avevo idee. Tutto ciò che non riuscivo a tirare fuori, incastrato tra l’anima ed il cuore, lo mettevo su carta, nei primi floppy disk dei computer degli anni 90. Scrivere è sempre stato facilissimo per me, ma fino ai 23 anni è stato proprio una terapia. Adesso, più che scrivere storie, scrivo solo pensieri!


Qual è il tuo libro preferito?

Il Piccolo Principe. Lo sarà per sempre, non importa quanti giri io possa fare, tornerò sempre lì. Il professore di francese in prima Liceo lo aveva consigliato alla classe come lettura estiva… ovviamente in lingua originale, ma non avevo voglia. Provvidenziale fu mio fratello, che dovette comprarlo in italiano perché anche la sua maestra lo aveva consigliato alla classe.
Andò a finire che quell’estate lo lessi tre volte in italiano… e poi anche in francese!


Qual è l'autore o l'autrice a cui ti ispiri particolarmente?

Non credo ci sia un autore a cui mi ispiro, anzi cerco sempre di distaccarmi per evitare di “copiare”, ma Alessandro Baricco… lui, che è il mio autore preferito, ha uno stile narrativo che io adoro e qualche volta è difficile staccarsene!



Parlaci del tuo libro: Come il vento e la pioggia. Di che tratta e quali tematiche affronta?

È la storia di un gruppo di ragazzi intorno ai vent’anni, quindi poco più che adolescenti, perlopiù spensierati e pieni di aspettative, com’è giusto che sia a quell’età.
Mi piace definirla “una storia quasi vintage”, perché vivono all’inizio del millennio, quindi circa vent’anni fa, in un contesto sociale diverso da quello odierno. Ogni protagonista ha il proprio background ed una storia a sé all’interno della narrazione, ma sono tutti legati dalla loro amicizia, tematica direi principale attorno alla quale ruotano ovviamente gli immancabili sentimenti, la droga e qualche scelta sbagliata, la musica (perché in quel periodo il sogno degli adolescenti era poter fare rock!), ma anche la morte. Una delle protagoniste ha una bambina di pochi mesi, quindi si affronta anche il tema di una maternità precoce e di come venga vissuta a 19 anni, mentre un’altra protagonista vive una situazione particolare di disagio psicologico per la fine di una relazione. Insomma, amici che per la prima volta si trovano ad affrontare problemi più grandi di loro.


Qual è il fil rouge che lega i vari personaggi del libro?

Dato che, secondo la leggenda cinese, il fil rouge è un filo che tutti noi dalla nascita abbiamo legato al mignolo assieme alla nostra anima gemella,  direi che in questo caso è proprio l’amicizia, perché è ciò che comunque alla fine resterà a ciascuno dei protagonisti: la consapevolezza di poter sempre contare l’uno sull’altro.


Che messaggio intendi trasmettere con quest'opera?

L’amicizia, come la musica (che nella storia ricorre spesso) salva la vita.
“Come il vento e la pioggia” è una storia di amicizia, ma anche di speranza, e lo vediamo in un paio di occasioni in particolare... Ma non posso dire di più!


Chi è il lettore o la lettrice ideale del tuo libro?

Potrebbe essere una lettura per varie generazioni: gli attuali quarantenni sono ovviamente i “nostalgici” originali, che le situazioni descritte le hanno vissute in prima persona alla stessa età dei protagonisti, quindi si ritroverebbero in molte situazioni.
Gli attuali ventenni, che all’inizio del millennio non erano nati, potrebbero notare qualche differenza con la vita attuale. Non dimentichiamoci che negli ultimi vent’anni la tecnologia in primis è esplosa come un reattore, sfoderando un mondo che nel 2000 non esisteva.



Se ti va, ci lasci una citazione particolarmente significativa del libro?

Una delle citazioni più significative secondo me è quella che dà il titolo al libro… Che cos’è “come il vento e la pioggia”, però, lo scopriremo attraverso le parole di uno dei protagonisti.

Come il vento e la pioggia è attualmente sotto la campagna crowd-funding con Bookabook. Nel caso in cui il libro desti la curiosità dei nostri lettori e delle nostre lettrici, ci lasci il Link per il preordine?

www.bookabook.it/libri/vento-la-pioggia/


Ricordo che, oltre alla mia bio e la sinossi del libro, nella pagina autore di bookaboook sarà possibile leggere il primo capitolo gratuitamente.. Preordinando invece la copia (in formato digitale o cartaceo) ci sarà poi la possibilità di scaricare tramite link la bozza integrale non editata, ovvero la mia personale copia affidata a Bookabook prima dell’editing finale. Quindi anche un modo per vedere insieme qualche “errore” da correggere! Doveroso post scriptum: la splendida bozza di copertina è personalizzata e realizzata da una mia cara amica (Chiara Marchegiani).


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